12 settembre 2021, ore 14:20
"Parlo solo per chiarire che abbiamo agito per il bene di Eitan", ha spiegato in un’intervista alla radio israeliana Gali Peleg, zia materna del piccolo
La Procura di Pavia ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona per il caso del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto della tragedia della funivia Stresa-Mottarone. I nonni materni lo hanno portato in Israele sottraendolo alla zia Aya che ne è anche tutrice legale. "Parlo solo per chiarire che abbiamo agito per il bene di Eitan", ha spiegato in un’intervista alla radio israeliana Gali Peleg, zia materna del piccolo. "Eitan - ha detto - ha urlato di emozione quando ci ha visto ed ha detto ‘finalmente sono in Israele'".
La zia materna: "Non lo abbiamo rapito, lo abbiamo riportato a casa"
"Non lo abbiamo rapito, lo abbiamo riportato a casa", dice con forza la zia materna, aggiungendo che quella del rapimento è una parola che "non useremo". "Potevamo solo vederlo per breve tempo. Ci hanno tenuto nascoste le sue condizioni di salute. Lo abbiamo riportato a casa, così come i genitori volevano per lui", ha concluso.
Il presidente della Comunità ebraica milanese: "Atto che viola le leggi italiane ed internazionali"
Mentre la Procura di Pavia continua a fare luce su questa vicenda, arriva il commento del presidente della Comunità ebraica milanese, Milo Hasbani: "Milano ha appreso con sgomento la notizia del sequestro del piccolo Eitan ed esprime una decisa condanna nei confronti di questo gravissimo atto che viola le leggi italiane ed internazionali", ha detto Hasbani, aggiungendo che "L'augurio è che la vicenda si risolva nel più breve tempo possibile nella direzione dell'ottemperanza della decisione del Tribunale dei minori".
Il 22 ottobre un'udienza per discutere della richiesta della famiglia materna di Eitan
Il presidente della Comunità ebraica milanese ha spiegato di essere in contatto con la famiglia di Eitan, "Secondo Aya il bimbo è cresciuto qui, la volontà del papà era farsi una vita in Italia - ha spiegato - ma i genitori della moglie hanno sempre detto che doveva crescere in Israele". Secondo gli accordi, ogni tanto avrebbero potuto vederlo. "Di tanto in tanto si vedevano". Va detto che per Israele questi sono giorni di feste, poco fa si è celebrato il capodanno ebraico. Intanto è fissata per il 22 ottobre di fronte al Tribunale per i minorenni di Milano un'udienza per discutere sulla protesta presentata dalla famiglia materna di Eitan contro la nomina come tutrice legale della zia paterna del bambino.