Mottarone: restano gravissime le condizioni del bimbo di 5 anni unico superstite dell'incidente alla funivia
Mottarone: restano gravissime le condizioni del bimbo di 5 anni unico superstite dell'incidente alla funivia
24 maggio 2021, ore 10:32 , agg. alle 11:10
Il bambino resta intubato e sedato all'ospedale Regina Margherita di Torino, ha riportato fratture a gambe e braccia e traumi alla testa all'addome, al torace e al capo. la prognosi è riservata.
All’Ospedale infantile Regina Margherita di Torino c’è la zia ad attendere notizie del bimbo di 5 anni unico sopravvissuto all’incidente della funivia sul Mottarone, in Piemonte . Si chiama Aya Biran, è lei la famiglia del bambino che ha perso il padre, la madre e il fratellino di due anni, oltre ai due nonni materni, in quella maledetta cabina precipitata a terra e in cui sono morte altre 9 persone. “Non sappiamo quale sarà la direzione, il trauma subito include un trauma cranico, bisogna vedere come evolverà la situazione” si limita a dire ai giornalisti. Biran è medico da 17 anni, lavora in un penitenziario italiano, si rende conto della gravità della situazione. Il nipotino ora è sedato e intubato dopo il delicato intervento a cui è stato sottoposto per ricomporre le fratture a braccia e gambe. Ha riportato anche traumi all’addome e al torace e le prossime ore saranno fondamentali per comprendere quali saranno gli sviluppi e la prognosi . Struggente il racconto di Biran di come ha saputo della tragedia:” Ho cominciato a ricevere su Whatsapp tanti 'mi dispiace', e non capivo perché. Ho chiamato mio fratello che non mi ha risposto così come mia cognata, allora ho chiamato i contatti dicendo che non avevo idea del perché mi mandassero quei messaggini. Due ore dopo abbiamo ricevuto la conferma dai carabinieri e capito che mio nipote era vivo perché il suo nome non era nell'elenco” . "Ho perso mio fratello, mia cognata, un altro nipotino – dice ancora - e con loro sono morti anche i nonni da parte di mia cognata, che dopo aver ricevuto il vaccino in Israele avevano deciso di venire in Italia per stare un po' con i nipoti dicendo 'cosa mai può succedere in Italia”.
Le indagini
La Procura di Verbania ha aperto un fascicolo per accertare le ragioni della tragedia sul Mottarone. Oggi con tutta probabilità si terranno nuovi sopraluoghi, nonostante la pioggia battente, ma già ieri il procuratore Olimpia Bossi aveva dichiarato che in queste prima fase si indaga per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose e che si dovrà verificare anche la possibilità di ipotizzare il reati di attentato alla sicurezza dei trasporti , anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto. Tutta l’area della tragedia è stata sottoposta a sequestro e si dovranno nominare i tecnici per le perizie. Nelle prossime ore potrebbero essere disposti accertamenti irripetibili sul cavo trainante che si è spezzato. Le verifiche dovranno anche riguardare il mancato funzionamento del freno d’emergenza: "Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema - commenta il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini -: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato”
La manutenzione
In base ai primi documenti acquisiti dagli investigatori, sembra che la manutenzione dell’impianto sia stata effettuata regolarmente . “L'ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità”, ha fatto sapere ieri Anton Seeber, presidente di Leitner, la società di Vipiteno incaricata della manutenzione straordinaria e di quella ordinaria. “La revisione generale - prosegue la Leitner in una nota - che consiste in una severa revisione dell'intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, era stata realizzata nell'agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo”. Sulla vicenda anche il ministero delle infrastrutture ha istituito una commissione ispettiva con il compito di individuare le cause tecniche e organizzative che hanno provocato la tragedia alla funivia di Stresa.