Muore a Macao Stanley Ho, il magnate del gioco d'azzardo, corsa all'eredità per i 17 figli
26 maggio 2020, ore 16:24
Stanley Ho ha trasformato Macao in una sorta di Las Vegas, il suo patrimonio vale più di 6 miliardi di dollari
Stanley Ho, morto a Macao a 98 anni, era nato a Hong Kong, nella famiglia Ho Tung, uno dei clan più potenti e famosi dell'ex colonia britannica. Il suo bisnonno era un ebreo olandese, che ebbe molti figli con una donna cinese. Nono di 10 fratelli, Stanley Ho è stato l'artefice della propria fortuna dopo che suo padre dichiarò bancarotta a causa di una serie di investimenti sbagliati. In seguito al crack, due fratelli di Stanley Ho si suicidarono e il padre abbandonò la famiglia.
Il gioco d'azzardo
Stanley Ho intraprese diverse professioni prima di capire che avrebbe potuto fare fortuna con il gioco d'azzardo. Scelse Macao, ex colonia portoghese, oggi regione amministrativa speciale cinese. Da quattro decenni, l'impresa di Ho, Sociedade de Turismo e Diversoe de Macau, detiene il monopolio su tutti i casinò di Macao e il suo patrimonio vale 6,4 miliardi di dollari. Lui però ha sempre sconsigliato ai suoi familiari di giocare d'azzardo. Nel 2018, Ho ha lasciato la guida della società alla figlia Daisy. Un'altra figlia, Josie Ho, è una famosa attrice. Con il passaggio di Macao alla Cina, nel 2002, Ho ha rischiato di perdere il patrimonio a causa delle suo posizioni anti Pechino, che poi però si sono affievolite.
Una vita privata movimentata
Stanley Ho ha avuto 17 figli da quattro donne diverse, ma si rincorrono le voci sulla presenza di altri figli illegittimi. Il passaggio della società alla figlia Daisy e alla quarta moglie, Angela Leong. nel 2018, ha generato una lotta per la successione. Ora che il magnate è morto, la battaglia sarà senza esclusione di colpi per conquistare il controllo dell'impero. I casinò di cui il gruppo è proprietario a Macao sono 21 più altri sparsi per l'Asia e uno in Corea del Nord. Nel 2006, i casinò di Macao, sono riusciti ad avere un bilancio più sostanzioso di quelli di Las Vegas. Ho, a causa dell'amore, ha anche rischiato la bancarotta. La sua terza moglie, infatti, riuscì, con un abile giro di trasferimento di azioni, a sottrargli molto denaro, poi recuperato a fatica.
Fiumi di denaro e zone d'ombra
I casinò dell'impero di Ho sono sempre stati un misto tra lusso e squallore. All'interno grandi ristoranti, sculture dallo stampo neoclassico, drappi dorati, ma anche attività di prostituzione nemmeno troppo nascosta. Nelle sale da gioco, non sono mai mancati gruppi di malavitosi e ci si è a lungo interrogati sul rapporto con il magnate Stanley Ho. Nel 2001, Pechino autorizzò i re dell’azzardo americano a sbarcare a Macao, dove trasferirono tutti gli eccessi di Las Vegas. Tra i nuovi arrivati, il gruppo Galaxy, che ha ricreato Venezia sia a Las Vegas sia a Macao, con tanto di canali e ponte di Rialto. I casinò di Stanley Ho, per non sfigurare, si sono così modernizzati, ma la concorrenza non ha portato guai perché, trattandosi dell'unica località in Cina dove il gioco d’azzardo è legale, i guadagni sono sempre stati assicurati. A Macao, le stanze Vip, dove la puntata minima è di diverse migliaia di euro, registrano sempre il tutto esaurito.