Muore a Parigi uno studente massacrato di botte, Macron pronto a difendere la scuola da ogni violenza
05 aprile 2024, ore 19:00 , agg. alle 19:44
Ancora ignoto il movente. Il ragazzo è stato aggredito da un gruppo di persone con il volto coperto
Sono in corso gli interrogatori dei testimoni. Si cerca di far luce sulla morte avvenuta oggi, nella banlieue di Parigi, di Shamseddine, un adolescente di 15 anni aggredito selvaggiamente da un gruppo di coetanei ieri all'uscita dalla scuola media che frequentava a Viry-Châtillon. Il ragazzo stava rientrando a casa, dopo la lezione di musica, quando è stato preso di mira da 3 o 4 persone con il volto coperto che l’hanno massacrato di botte. Il decesso è avvenuto dopo un intervento chirurgico effettuato dai medici nel tentativo di salvare la vita dello studente. Secondo quanto si è appreso, l’aggressione si sarebbe verificata tra due rampe di scale. L’inchiesta aperta dalla procura non ha ancora chiarito il movente. Nulla lascia pensare che si tratti di una rissa fra bande di quartiere, secondo la Prefettura. In serata un ragazzo di 17 anni è stato arrestato in relazione all'omicidio di Shamseddine. Lo si apprende da fonti della polizia.
Il governo francese, basta violenza nelle scuole
Sul caso è intervenuto il presidente francese Macron, assicurando che sarà inflessibile contro tutte le forme di violenza. "Siamo in una società sempre più violenta", ha aggiunto il capo dello Stato in occasione di una visita a una scuola elementare nella capitale. "Non mi piace qualificare questi fatti drammatici quando la giustizia sta ancora facendo il suo lavoro ma dobbiamo proteggere la scuola da questa forma di violenza senza freni. La scuola deve rimanere un santuario per i nostri figli e per gli insegnanti. Saremo inflessibili su quello che succede a scuola e attorno alla scuola", ha aggiunto Macron, rivolgendo un pensiero di vicinanza alla famiglia dello studente ucciso a Viry-Châtillon. Analizzando il fenomeno della violenza nelle scuole il presidente francese ha assicurato che il governo sarà inflessibile anche con i genitori. “Quando c'è un insegnante minacciato, noi difendiamo l'insegnante. Non ci sono due dottrine nella nostra Repubblica, l'autorità passa attraverso il maestro e le famiglie devono accettarlo", ha concluso. Un crimine barbaro, così si è espressa la portavoce del governo francese, Prisca Thevenot, subito dopo il decesso del 15enne nella banlieue di Parigi "La nostra società non si piegherà, i colpevoli saranno individuati e puniti" si legge ancora nel messaggio pubblicato dalla portavoce.,