Napoli Velata, Ozpetek tra amore e doppia realtà
18 dicembre 2017, ore 17:13
Il nuovo film del regista con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi nelle sale dal 28 dicembre
Ferzan Ozpetek torna a dirigere Giovanna Mezzogiorno dopo "La finestra di fronte" del 2003 nel nuovo mistery-thriller "Napoli Velata", in uscita nelle sale il 28 dicembre. Una storia d'amore di una sola notte, ma piena di realistico sesso consumato, senza alcun pudore, dalla protagonista Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi. Quest'ultimo però poi scompare misteriosamente ma attorno a Giovanni si dipanano una serie di figure misteriose e per niente chiare. Nel cast del film, tra gli altri, anche Lina Sastri, Luisa Ranieri, Isabella Ferrari e Maria Pia Calzone. Il film si chiude con Arisa che canta "Vasame" di Enzo Gragnaniello.
Tutto inizia con Adriana (Mezzogiorno), medico legale alle prese conorribili autopsie, che in una serata mondana incrocia gli sguardidi Andrea (Borghi), un affascinante uomo più giovane, sub direperti storici. Tra i due è colpo di fulmine, tanto daritrovarsi a trascorrere un'appassionata notte d'amore. Lui ilgiorno dopo scompare, ma non l'ossessione di Adriana che lo vededappertutto. E' solo fantasia d'amore?
In questo delirio Adriana dovrà vedersela anche con il suocomplicato passato, ovvero con una madre considerata pazza eomicida, con una stravagante zia (Anna Bonaiuto) e conl'originale figura di un padre putativo interpretato da PeppeBarra.
"Napoli è una città di cui mi sono innamorato mentre curavola regia de La Traviata al San Carlo, l'unica città in cui misento a casa mia dopo Istanbul, Roma e Lecce. Certo, c'è unforte senso di morte, ma i napoletani ci giocano e la fannodiventare una cosa di cui non avere paura", ha detto Ozpetek.
In questo delirio Adriana dovrà vedersela anche con il suocomplicato passato, ovvero con una madre considerata pazza eomicida, con una stravagante zia (Anna Bonaiuto) e conl'originale figura di un padre putativo interpretato da PeppeBarra.
"Napoli è una città di cui mi sono innamorato mentre curavola regia de La Traviata al San Carlo, l'unica città in cui misento a casa mia dopo Istanbul, Roma e Lecce. Certo, c'è unforte senso di morte, ma i napoletani ci giocano e la fannodiventare una cosa di cui non avere paura", ha detto Ozpetek.