Nasa, ecco il piano da 28 miliardi per tornare sulla Luna entro il 2024
23 settembre 2020, ore 15:03
Il piano prevede che gli equipaggi partano con la capsula Orion e, una volta raggiunta l'orbita lunare, si trasferiscano in un lander sviluppato dai privati che porterà gli astronauti sulla superficie lunare. Incombe l'incognita delle presidenziali Usa
La Nasa ha pubblicato il piano da 28 miliardi di dollari per riportare l'uomo sulla Luna nel 2024, ma sul programma incombe l'incognita delle presidenziali Usa. Inoltre per rispettare la tempistica "aggressiva" fissata dall'amministrazione Trump lo scorso anno, secondo l'amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, il Congresso dovrebbe approvare 3,2 miliardi di dollari entro Natale.
I rischi politici
Se il Congresso approverà la prima fetta di finanziamento per avviare lo sviluppo del lander destinato a fare atterrare l'equipaggio sulla Luna "saremo ancora sulla buona strada per uno sbarco sulla Luna nel 2024", ha detto Bridenstine. Il Congresso dovrebbe approvare il finanziamento di un progetto che è stato definito dal presidente Donald Trump come una priorità assoluta, ma le elezioni del 3 novembre potrebbero costituire un rischio per il programma. Bridenstine ha osservato infatti che i "rischi politici" sono stati spesso la più grande minaccia per il lavoro della Nasa, specialmente prima di elezioni cruciali. Il piano da 28 miliardi di dollari in cinque anni per ritornare sulla Luna entro il 2024 prevede che gli equipaggi partano con la capsula Orion e il nuovo sistema di lancio Space Launch System (Sls), e che una volta raggiunta l'orbita lunare, si trasferiranno in un lander sviluppato dai privati che porterà gli astronauti sulla superficie lunare.
Il progetto per tornare sulla Luna
Sono tre i progetti sono in competizione per costruire il lander: il primo è stato sviluppato dalla Blue Origin di Jeff Bezos in collaborazione con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper; gli altri due progetti sono della SpaceX di Elon Musk e dell'azienda Dynetics. "La Nasa dispone di tutti i sistemi e i contratti chiave per garantire il raggiungimento dell'ambizioso obiettivo del presidente di riportare gli astronauti americani sulla Luna per la prima volta dal 1972", ha osservato Bridenstine. Il programma prevede nel novembre 2021 il volo di prova senza equipaggio, nella missione chiamata Artemis I e nella quale la capsula Orion dovrebbe essere lanciata con il sistema Sls, attualmente in fase di test. Nel 2023 sarà la volta di Artemis II: la missione porterà gli astronauti intorno alla Luna ma non atterrerà. Infine, Artemis III, prevista nel 2024, porterà la prima donna e il prossimo uomo sulla superficie lunare, per una missione di circa una settimana.
La missione al Polo Sud della Luna
"Andremo al Polo Sud", ha detto Bridenstine, mentre le missioni Apollo avvenute fra il 1969 e il 1972 erano tutte arrivate sull'equatore lunare. "La scienza che faremo - ha aggiunto - è davvero molto diversa da qualsiasi cosa abbiamo fatto prima. Dobbiamo ricordare che durante l'era Apollo, pensavamo che la Luna fosse arida. Ora sappiamo che c'è molta acqua ghiacciata e sappiamo che questa si trova al Polo Sud".