Nasa, il sole sta entrando in una delle fasi meno attive, l'ultima volta che accade causò una mini era glaciale
20 maggio 2020, ore 18:01 , agg. alle 18:33
Questa volta, però, il minimo solare non abbatterà le temperature terrestri a causa dei cambiamenti climatici
Il sole, la nostra stella, lontana dalla Terra più di 149 milioni di chilometri, ha circa 5 miliardi di anni. Nel corso della sua lunghissima esistenza, ha vissuto e continua a vivere fasi differenti. In questo momento il sole sta entrando nel suo minimo, cioè è molto più 'silenzioso', meno ricco di macchie solari e di energia.
I cicli del sole
Un ciclo di attività del sole dura più o meno undici anni. Si alternano così picchi di attività energetica e punti più bassi. La Nasa ha comunicato che, in questo momento, stiamo entrando in un grande minimo solare. L'ultima volta che è accaduto è stato tra il 1650 e il 1715. A quell'epoca, il fenomeno scatenò nell'emisfero nord della terra una piccola era glaciale. Questa volta, però, assicurano gli scienziati, il minimo solare non influirà sulla vita del nostro pianeta. La causa sarebbe da ricercare nei cambiamenti climatici. Il riscaldamento causato dalle emissioni di gas serra, infatti, è sei volte più potente del possibile abbassamento delle temperature causato dal sole. Anche se il minimo dovesse durare decenni, le temperature globali continuerebbero a scaldarsi.
L'osservazione del sole
Gli esperti della Nasa monitorano costantemente l'attività solare. Si sono resi conto dell'arrivo del minimo perché le macchie solari hanno raggiunto il picco nel 2014 e hanno iniziato a essere molto meno attive a partire dalla scorso anno. Durante il minimo solare, il campo magnetico del sole si indebolisce e protegge meno la terra da raggi cosmici, che derivano da esplosioni che si verificano nella nostra galassia. Questo, secondo la Nasa, può rappresentare una maggiore minaccia per gli astronauti che viaggiano nello spazio. Secondo gli esperti, il prossimo picco solare si verificherà nel luglio del 2025.
La magia dell'aurora boreale
Le aurore boreali, che in molti sognano di vedere dal vivo almeno una volta nella vita, sono causate proprio dal sole e vengono influenzate dai suoi cicli. Le cosiddette luci del nord nascono dall'interazione del vento solare con le particelle dell'atmosfera della terra. Entrando in collisione, formano le aurore, visibili soprattutto nel nord del pianeta. Spesso le luci sono accompagnate da suoni simili a sibili, la cui origine però non è ancora stata chiarita.
Ma quanto vivrà il sole?
Come tutte le stelle, anche il sole è destinato a spegnersi, ma la cosa non ci riguarda da vicino. Accadrà infatti tra cinque miliardi di anni. Il sole, infatti, fa parte delle stelle fatte prevalentemente di idrogeno e che bruciano grazie alla fusione nucleare che, partendo dall'idrogeno, produce elio. La loro vita totale è di dieci miliardi di anni, un periodo davvero difficile da immaginare.
E che fine farà la terra?
Secondo gli scienziati, la terra morirà prima del sole. La vita, infatti, potrà esistere sul nostro pianeta ancora per un periodo compreso tra 1,75 e 3,25 miliardi di anni. Poi, il sole inizierà a espandersi e farà finire il nostro pianeta in una zona calda con temperature così elevate da far evaporare tutti i mari e rendere impossibile la vita. Gli umani, secondo gli studiosi dello spazio, avranno solo una possibilità: trasferirsi su Marte. Il pianeta rosso, infatti, è probabilmente la nostra migliore scommessa. E' relativamente vicino alla Terra e rimarrà nella zona abitabile per tutta la vita del sole, cioè per altri 5 miliardi di anni.