04 settembre 2020, ore 22:47
A Firenze squadre ancora in rodaggio, gli azzurri ci hanno messo impegno ma senza brillantezza; Bosnia in vantaggio con Dzeko, pareggio di Sensi, con deviazione di Sunjic
Pareggio e fatica
La striscia di undici vittorie consecutive si è interrotta, l’Italia inizia la nuova stagione con un pareggio; l’1-1 di Firenze contro la Bosnia è figlio di un inevitabile ritardo di condizione. Il prepartita è stato animato dal “caso distinta”: Acerbi ha giocato per sbaglio, e Chiellini si è trovato in panchina. Questo perché nella lista consegnata alla Uefa il centrale della Lazio era stato inserito per errore; ma a quel punto ha dovuto scendere in campo. In una serata calda, fin dai primi minuti è apparso chiaro che siamo ancora in pieno rodaggio: pochi allenamenti alle spalle, muscoli imballati, idee un po’ confuse. L’Italia, come del resto anche la Bosnia, ha dovuto fare i conti con la fatica; la brillantezza degli azzurri del pre-Covid è un pallido ricordo. Nel primo tempo poche emozioni: un tiro sull’esterno della rete di Chiesa, una punizione alta di Insigne, un rasoterra debole di Belotti. Gli ospiti hanno cercato un paio di ripartenze, ma Donnarumma non è mai stato chiamato all’intervento. In avvio di ripresa un palo per parte: il primo lo ha colpito la Bosnia, con Hodzic quasi dalla linea di fondo, la risposta è arrivata da Insigne con un appoggio di testa da pochi passi. Al dodicesimo del secondo tempo la Bosnia si è portata in vantaggio, con una pronta girata di Dzeko sugli sviluppi di un corner. Dopo dieci minuti è arrivato il pareggio dell’Italia con Sensi, anche se sul tiro dell’interista è stata decisiva la deviazione di Sunjic. Poco dopo Florenzi ha sfiorato il sorpasso con una bella incursione stoppata dal portiere Sehic. Al novantesimo Besic ha sprecato il contropiede della beffa.
Lunedì di nuovo in campo
Ritmi serrati per gli Azzurri in questo avvio di stagione. Domenica partenza per Amsterdam, lunedì la sfida all’Olanda alla Joan Crujff Arena. Impegni così ravvicinati con pochi giorni di allenamento alle spalle costringeranno Roberto Mancini a un robusto turn over. A parte qualche eccezione, la formazione verrà rivoluzionata: in Olanda giocherà chi non è sceso in campo a Firenze. Non sarà invece a disposizione Alessandro Bastoni, il giovane difensore interista ha lasciato il ritiro azzurro ed è tornato a Milano a causa di un risentimento ai flessori. Peccato, perché Roberto Mancini si era detto intenzionato a farlo debuttare in Nazionale.
La situazione in Nations League
Nel girone dell’Italia stasera si sono affrontate Olanda e Polonia: i padroni di casa hanno vinto 1-0 e sono soli in testa al girone degli azzurri. Questi gli altri risultati della serata: Norvegia-Austria 1-2, Romania-Irlanda del Nord 1-1, Scozia-Israele 1-1, Slovacchia-Repubblica Ceca 1-3, Lituania-Kazakhstan 0-2, Bielorossia-Albania 0-2. Interessante il programma di sabato sera: spicca la sfida Portogallo-Croazia, ma in prima fascia ci sono anche Svezia-Francia, Islanda-Inghilterra, Danimarca-Belgio. Meno emozionanti Azerbaijan-Lussemburgo, Cipro-Montenegro, Nord Macedonia-Armenia, Estonia-Georgia e la sfida tra cenerentole Gibilterra-San Marino.
Autunno azzurro
Dopo la trasferta di lunedì in Olanda, l’Italia tornerà in campo per la Nations League il prossimo 11 ottobre in casa della Polonia, l’incontro verrà disputato a Danzica. Poi verranno giocate Italia-Olanda il 14 ottobre, Italia-Polonia il 15 novembre e Bosnia Erzegovina-Italia il 18 novembre. In programma anche due amichevoli, contro la Moldavia e contro l’Estonia. Questa serie di partite permetterà a Roberto Mancini di fare valutazioni sul gruppo azzurro: per consolidare l’esperienza di chi c’è già ed eventualmente per inserire qualche volto nuovo. L’ossatura della rosa che nella prossima estate affronterà l’Europeo c’è, ma il commissario tecnico seguirà con molta attenzione le indicazioni che arriveranno dal campionato: le porte della Nazionale restano aperte per tutti.