31 agosto 2024, ore 19:30
Il marinaio che la notte della bufera era di guardia in plancia nega di non aver segnalato la tempesta in arrivo
Emergono nuovi dettagli sul naufragio del Bayesian, il veliero di oltre 50 metri affondato il 19 agosto davanti alla coste di Porticello, nel palermitano che ha causato la morte di 7 persone. Matthew Griffiths, il marinaio che la notte della bufera era di guardia in plancia, anche lui indagato per naufragio e omicidio colposo plurimo, ha rilasciato alcune dichiarazioni agli investigatori negando di non aver segnalato la tempesta in arrivo. Intanto, le difese degli indagati potrebbero chiedere consulenze tecniche per capire le cause esatte del naufragio. Si tratterebbe di una consulenza ingegneristica e di una di tipo meteorologico. La prima servirà ad accertare lo stato della nave e capire se vi fosse un guasto di cui nessuno era a conoscenza. La seconda punterà a valutare se si sia trattato di evento improvviso. Oggi inoltre, sono state effettuate a Palermo, le Tac sui quattro corpi dei coniugi Bloomer e Morvillo, le autopsie saranno eseguite lunedì mattina.
GRIFFITHS: "ABBIAMO MESSO IN SALVO CHI POTEVAMO"
"Ho svegliato il comandante quando il vento era a 20 nodi. Lui ha dato ordine di svegliare tutti gli altri. Io poi ho messo via i cuscini e le piante, chiuso le vetrate del salotto a prua e alcuni boccaporti". È il racconto agli investigatori, secondo quanto apprende l'Ansa, di Matthew Griffiths. "La nave si è inclinata e siamo stati sbalzati in acqua", ha aggiunto. "Poi siamo riusciti a risalire, la barca era inclinata e camminavamo sulle pareti. Abbiamo messo in salvo chi potevamo, anche Cutfield ha salvato la bambina piccola e sua mamma".