Naufragio nel Peloponneso. Ricerche disperate, si temono centinaia di morti

Naufragio nel Peloponneso. Ricerche disperate, si temono centinaia di morti

Naufragio nel Peloponneso. Ricerche disperate, si temono centinaia di morti   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


15 giugno 2023, ore 19:47

Secondo i 104 superstiti a bordo c'erano più di settecento persone. Finora i morti accertati sono 78. Prevista per domani una riunione con i Paesi europei per il soccorso in mare

Avrebbero pagato tra i 4 mila e i 6mila dollari a persona per quel viaggio da Tobruk, in Libia, all’Italia. Ma che si è interrotto prima, a Sud della città di Pylos. È qui che sono state soccorse 104 persone, che hanno raccontato di come a bordo ce ne fossero almeno 700, tra loro moltissimi bambini. Nessuno indossava il giubbotto di salvataggio. Continuano le ricerche disperate delle centinaia di dispersi, ma con il timore che questa possa trasformarsi in una delle tragedie del mare peggiori. Finora il bilancio è di 78 morti.

AFFONDATA IN POCHI MINUTI

Si tenta di ricostruire anche le ore del naufragio. L’imbarcazione, dopo un viaggio di cinque giorni, sarebbe affondata in un quarto d’ora. Ancora da chiarire la dinamica dei soccorsi. Alarm Phone sostiene che le autorità greche fossero consapevoli della presenza di migranti in difficoltà già prima del naufragio, e che avrebbero sostenuto che i soccorsi erano stati rifiutati. La Guardia Costiera italiana afferma di aver ricevuto una segnalazione in quelle ore e di aver contattato i colleghi greci, fornendo tutte le informazioni utili per il soccorso, dopo aver accertato che l'imbarcazione fosse nell'area di responsabilità per la ricerca e soccorso in mare ellenica. Intanto le autorità greche hanno arrestato una decina di persone di nazionalità egiziana accusate di essere scafisti.

CORDOGLIO INTERNAZIONALE

Profondo dolore è stato espresso da più parti. Anche Papa Francesco, ricoverato al Gemelli, ha voluto inviare un messaggio di cordoglio per la "devastante perdita di vite umane". La commissaria europea Stella Kyriakides ha parlato della necessità "di fare di più  per fermare le reti criminali che ogni giorno mettono a rischio le vite" dei migranti. Prevista per domani una riunione con i Paesi europei per il soccorso in mare. "L'idea - ha spiegato la portavoce della Commissione europea per le migrazioni, Anitta Hipper - è di proseguire lo scambio" con i Ventisette sulle "pratiche comuni per trovare un approccio comune per migliorare ancora" le operazioni "e aiutare gli Stati membri nel prevenire la perdita di altre vite". 


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