Negramaro, Contatto è il nuovo album, Giuliano Sangiorgi: "Questo è il disco della mia immaturità"

Negramaro, Contatto è il nuovo album, Giuliano Sangiorgi: "Io voglio tornare a fare e a vedere concerti" Non so quanto resisterò a cantare davanti a uno schermo

Negramaro, Contatto è il nuovo album, Giuliano Sangiorgi: "Io voglio tornare a fare e a vedere concerti" Non so quanto resisterò a cantare davanti a uno schermo


12 novembre 2020, ore 17:00 , agg. alle 17:36

Il cantante presenta il disco e annuncia: "Il futuro non può essere così, con la musica live in streaming: se tra due anni è ancora così, io cambio mestiere"

Si chiama Contatto il nuovo album dei Negramaro, in uscita domani, venerdì 13 novembre, a distanza di tre anni dal precedente ("il tempo per rimanere nell'ombra, durante il quale capiamo e cresciamo"). Si tratta di un concept album sul cambiamento, il cui simbolo è la farfalla che incarna proprio l’evoluzione e il movimento.

Presentando il nuovo disco in una conferenza stampa in diretta streaming, Giuliano Sangiorgi ha spiegato la scelta del titolo, più significativa che mai in questo periodo storico:

"Durante il lockdown ci siamo spaventati un casino, poi abbiamo iniziato a recuperare i pezzi del disco che stavamo preparando. Il titolo non poteva che essere Contatto, la parola più ambita nel pianeta. La più sognata, con un lato onirico stupefacente".

Il frontman della band formata da Lele Spedicato (chitarra), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Andro Mariano (pianoforte, tastiera, sintetizzatore) e Andrea De Rocco (campionatore) ha poi definito questo il suo "album dell'immaturità":

"Io voglio essere immaturo. Voglio dire la mia nelle canzoni, voglio parlare delle persone che migrano, delle questioni umane. Un cantante deve dire quello che pensa. Non possiamo rispondere ai commenti dei social - che sono le armi del secolo e in quanto armi le odio -, perché è un posto strano per raccontarsi le barzellette. Le canzoni sono il nostro post. Chi vuole rispondere ai Negramaro quando diciamo che è disumano che muoiano bambini nel mare, lo faccia con un canzone. Quando scriviamo una canzone è politica!


Noi resteremo in piedi, la canzone da cui è nato il disco

Giuliano ha spiegato che il brano Noi resteremo in piedi "è il germoglio di crisi da cui parte tutto l'album":

"Una crisi shakespeariana 'essere o non essere'. Per quanto mi riguarda, essere un uomo o un cantante. Devo fare solo musica senza esprimere il mio pensiero? No, non mi va. Io voglio dire quello che penso. Ho 40 anni".

Quindi ha svelato che la canzone in questione è nata da un periodo personale di sofferenza, seguito al tour realizzato dopo i noti problemi di salute di Lele ("Se non fosse tornato Lele, la mia vita sarebbe stata un'altra, basta musica"):

"Le canzoni nascono dalla merda del quotidiano. Ho fatto un tour dove abbiamo resistito in un momento in cui nessuno di noi sarebbe andato in tour. Ho tenuto duro, ho tenuto botta, fino all'ultimo giorno. Ma il giorno in cui sono tornato a casa, non sono stato bene. Sono stato per un mese male, con la paura di avere un grande problema. La mia compagna, Ilaria, sapeva che non fosse nulla di grave, ero solo lo sfogo per quello che avevo passato per mio fratello Lele. Ilaria mi ha spinto ad uscire da casa, avevo ancora un po' di febbre: sono andato in studio e ho scritto Noi resteremo in piedi. Così ho recuperato me stesso".


La pandemia e lo stop ai concerti

Rispetto allo stop agli eventi live e alla voglia di tornare a fare e ad assistere a concerti, Giuliano ha espresso con grande chiarezza il suo pensiero:

"Il futuro non può essere così: non so quanto resisterò a cantare davanti a uno schermo. Io voglio tornare a fare e a vedere concerti. Se tra due anni è ancora così, io cambio mestiere. Non so cosa potrei mettermi a fare. Io voglio stare sul palco e incontrare la gente. La mia preoccupazione è che mia figlia possa avere diffidenza nei confronti dell'altro. Mia figlia deve amare tutti, anche lo stronzo. L'unico modo perché abbia senso la musica, i sogni, il cinema, la letteratura, è stare insieme, è l'altro da sé. Se non c'è l'altro, se non c'è l'umanità, questo mondo sarebbe nulla".

Infine, a proposito del momento di difficoltà che stanno vivendo i lavoratori dello spettacolo, Lele Spedicato ha osservato che gli show in streaming servono anche "per dare la possibilità a chi è fermo da febbraio di continuare a lavorare ad uno show". Sangiorgi ha aggiunto un appello alle istituzioni:

Vorrei uno Stato e dei politici in Italia che inizi a considerare l'arte, la cultura, i dischi non un bene di lusso. Sono beni di necessità primaria. Vanno considerata alla stregua di necessità primaria. L'anima va alimentata come un corpo. 

Contatto, la tracklist

01 Noi resteremo in piedi

02 Mandiamo via l’inverno

03 Non è vero niente feat. Madame

04 Devi solo ballare

05 Come non fosse successo mai niente

06 E se domani ti portassi al mare

07 Scegli me

08 Contatto

09 Non è mai per sempre

10 La cura del tempo

11 La terra di nessuno


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