02 dicembre 2021, ore 18:00
Un uomo è stato arrestato per la morte di padre Fausto Tentorio, originario di Santa Maria Hoè, nel lecchese, missionario ucciso nelle Filippine il 17 ottobre 2011
A dieci anni dall'omicidio, un uomo è stato arrestato per la morte di padre Fausto Tentorio, originario di Santa Maria Hoè, nel lecchese, missionario nelle Filippine, ucciso a 59 anni, a colpi di pistola, il 17 ottobre del 2011, mentre si trovava nel cortile della parrocchia di Arakan, nell'isola di Mandalao, dove viveva. Un vero e proprio attentato nei confronti di un sacerdote diventato simbolo della difesa dell'ambiente e, soprattutto, delle popolazioni indigene di fronte agli interessi dell'industria mineraria e delle grandi piantagioni.
In carcere Ricardo Durado
In manette è finito Ricardo 'Nene' Durado, 66 anni, nei confronti del quale era stato emesso un mandato d'arresto nel 2019. Secondo i media locali, sarebbe stato catturato nel suo villaggio. Durado è conosciuto per essere un esponente del Ilaga, un gruppo estremista cristiano paramilitare che, negli anni, si è reso colpevole di massacri nei confronti delle popolazioni indigene nel Sud delle Filippine. Al gruppo appartenevano anche gli assassini di un altro missionario del Pime, Tullio Favali, ucciso nel 1985. "Sapevamo da subito che il movente non era religioso ma economico" ha raccontato Andrea Tentorio, nipote della vittima.
Nelle Filippine dal 1978
Padre Tentorio era arrivato nelle Filippine in missione nel 1978 ed era consapevole dei rischi che correva nel difendere le popolazioni locali, come ha ricordato Andrea, che presiede l'associazione "Non dimentichiamo padre Fausto". "Sapeva di essere un obbiettivo. Era prudente, ma andava avanti" ha detto. Adesso a portare avanti i suoi progetti c'è l'associazione che si impegna per la costruzione di scuole e per fornire ai ragazzi i supporti scolastici e a tutta la popolazione acqua potabile.
Padre Peter Geremia
C'è poi anche padre Peter Geremia, che a quasi 85 anni non ha mai smesso di chiedere giustizia per Tentorio. E' stato lui ad avvisare la famiglia dell'arresto di Durado. "Ha fatto piacere ricevere la notizia. Vuol dire che la giustizia fa il suo corso, anche se lentamente", ha commentato Andrea, mentre è più scettica la sua mamma, Giuliana. "Sono poco convinta. E poi quando ho saputo la notizia, ho guardato la fotografia di padre Fausto e gli ho detto "tanto cosa ci interessa? Tu non ci sei più". La speranza è che gli altri quattro sospettati per la morte del sacerdote, che, come scrivono i media locali, sono latitanti, si arrendano dopo l'arresto di Nene. Nel dicembre del 2011 ci furono due arresti per l'omicidio, due fratelli che non sono rimasti in carcere. "Padre Peter è soddisfatto. Spera che i criminali di quel gruppo non pensino di organizzare una risposta", ha aggiunto, assicurando che l'associazione continuerà a portare avanti il lavoro di padre Tentorio.