
Nello Musumeci sui Campi Flegrei a RTL 102.5: “Se dovesse esserci un’attività eruttiva imminente, il piano di protezione civile prevede l’allontanamento della popolazione” Photo Credit: Agenzia Fotogramma
14 marzo 2025, ore 14:30
“Per il maltempo in Emilia Romagna ho già firmato lo stato di mobilitazione”
Il ministro per la protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, interviene su RTL 102.5 all’interno di Non Stop News con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Valentina Iannicelli.
LA SITUAZIONE ATTUALE
«La situazione è caratterizzata da un diffuso senso di paura. È normale, potrebbe accadere a chiunque e in qualunque parte del mondo. Non si può vivere con serenità quando la propria casa trema e non sai mai quando trema, altrimenti non ti faresti trovare a casa. Al tempo stesso, c’è una mobilitazione del servizio nazionale di protezione civile che ho firmato ieri sera dopo la formale richiesta della regione Campania e questo consente di mettere a disposizione della stessa regione tutte le risorse strumentali e umane di cui dispone la protezione civile, anche di altre ragioni nel caso in cui dovesse essere richiesta per affrontare situazioni particolari e soprattutto per assistere la popolazione».
I SOPRALLUOGHI NELLE CASE
«È un’attività cominciata subito dopo dai tecnici de vigili del fuoco e i tecnici dei comuni interessati, i quali seguono queste speditive e accertamenti per verificare nell’immediato se l’abitazione presenta criticità tali da suggerire un’ordinanza di sgombero».
IL RUOLO DEL GOVERNO
«È chiaro che il Governo c’è ed è sul pezzo, forse come ami era accaduto nel passato, e abbiamo acceso i riflettori sui Campi Flegrei appena del settembre del 2023, meno di un anno dal nostro insediamento e abbiamo già stanziato 615 milioni di euro per consolidare le infrastrutture pubbliche. Abbiamo già iniziato con le scuole, due cantieri aperti e altri otto si apriranno a giugno e entro l’anno avremo tutta la programmazione degli obiettivi da raggiungere. Si tratta di mettere gli edifici pubblici nelle condizioni di poter resistere a determinate sollecitazioni, fino a una determinata violenza. E poi abbiamo previsto 100 milioni di euro fino al 2029 per quei proprietari di immobili che volessero concorrere ad adeguare a norme antisismiche le loro case. Naturalmente se residente nelle zone che riteniamo vulnerabili».
SCIAMI SISMICI E CONSEGUENZE
«Lo sciame è una serie di scosse, pensate che sono state migliaia e solo la scorsa notte una trentina e quella più avvertita ha avuto una scossa di 4.4. sono scosse che soltanto gli strumenti riescono a registrare, il che significa che c’è un fenomeno evolutivo legato essenzialmente all’attività del vulcano. Quando parliamo di Campi Flegrei parliamo di una dei più complessi vulcani attivi al mondo. Che la zona non è sicura lo sappiamo da molti anni, solo negli ultimi 50/55 anni ci sono stati tre sciami sismici particolarmente intensi: agli inizi degli anni ’70, agli inizi degli anni ’80 e adesso negli ultimi due anni. È chiaro che se la comunità scientifica dovesse dirci essere imminente un’attività eruttiva, il piano di protezione civile prevede naturalmente anche l’allontanamento della popolazione, ma soltanto quando scientificamente e tecnicamente sarà detto essere imminente. In questo momento i tecnici dell’INGV e dell’osservatorio vesuviano, che lavorano intensamente e con tanto impegno e che voglio ringraziare insieme a tutti gli altri operatori regionali, dicono che non esistono evidenze di immediata eruzione».
LA SITUAZIONE DELLE PIOGGE IN EMILIA ROMAGNA
«Ieri sera ho firmato lo stato di mobilitazione anche per l’Emilia Romagna. Lì continuerà ad essere particolarmente difficile la situazione per la natura stessa del territorio e perché la prevenzione deve prevedere strutture concrete, immobili particolarmente complessi, mentre l’acqua ha bisogno di non essere incanalata. Tutto questo ha messo in moto una macchina articolata e il commissario sta lavorando con le autorità locali per predisporre tutti gli interventi necessari e soltanto la prevenzione, strutturale e non, ci può aiutare. Il Governo ha già stanziato oltre 2 miliardi di euro da articolare negli anni perché le opere pubbliche legate alla prevenzione idrica e idrologica sono complesse per la loro stessa natura, però il Governo non sta trascurando nulla. Bisogna tenere conto che sarà sempre peggio con il cambiamento climatico, ma non possiamo assolutamente fare più di quello che si sta facendo».