Neonato lasciato alla Culla della vita al Policlinico di Milano. I medici, se mamma ci ripensa la aiuteremo
10 aprile 2023, ore 08:00 , agg. alle 08:39
La culla per la vita del Policlinico di Milano si è attivata ieri alle 11,40 circa per accogliere un bimbo di pochi giorni. Enea è giunto avvolto in una copertina verde, con una lettera che sembra scritta dal piccolo
Un bambino di pochi giorni è stato lasciato dalla madre alla Culla per la Vita del Policlinico di Milano ieri mattina alle 11.40. Si tratta di un neonato di circa 2,6 chili in buona salute, come spiegano dall'ospedale. Il bimbo si chiama Enea: insieme al piccolo è stata trovata nella Culla anche una lettera firmata dalla madre, dove racconta che il bimbo "è super sano, tutti gli esami fatti in ospedale sono ok", insieme a parole di grande affetto. “Ciao mi chiamo Enea. Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile”. Usa queste dolci parole, a quanto si apprende, la lettera trovata accanto al bimbo lasciato nella Culla per la vita del Policlinico di Milano. Una madre che dice di volergli molto bene, ma ammette di non potersi occupare di lui. I medici assicurano, se ci ripensa siamo pronti ad aiutarla.
Enea è il terzo bimbo che viene affidato alla Culla per la Vita da quando è stata attivata nel 2007. Il piccolo è ora accudito dagli specialisti della Neonatologia alla Clinica Mangiagalli del Policlinico, dove sta seguendo i controlli di routine.
I MEDICI
"E' una cosa che pochi sanno - commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - ma in ospedale si può partorire in anonimato, per la sicurezza di mamma e bambino. Inoltre esistono le Culle per la Vita: la nostra si trova all'ingresso della Clinica Mangiagalli e permette di accogliere in totale sicurezza un bimbo che i suoi genitori non possono purtroppo tenere con sé. È' una decisione drammatica, ma la Culla consente di affidare il piccolo ad una struttura dove gli sono garantite cure immediate e che preserva l'assoluto anonimato per i genitori". "Occasioni simili sottolineano come il sistema della Culla per la Vita sia fondamentale - conclude Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano - perché ci permette di accogliere il bimbo e di aiutare la mamma nella sua drammatica scelta, in tutta sicurezza. Vivo però questo evento anche come una sconfitta a livello sociale, perché in qualche modo non siamo stati in grado di intercettare una madre in grande difficoltà. Madre che, qualora ci ripensasse, siamo pronti ad accogliere e ad assistere".