Nesli, Il dolore non aspetta ma l'amore torna sempre
Nesli: "Il dolore non aspetta ma l'amore torna sempre"
30 giugno 2016, ore 07:00
agg. 01 luglio 2016, ore 10:20
Il cantautore presenta a RTL.it il nuovo album "Kill Karma"
Un album che spiazza al primo ascolto, la prima metà è una valanga di suoni rock duri e parole che scandiscono il nuovo stato d'animo di chi le canta poi dalla seconda metà in poi la conquista dell'ascoltatore è totale. E' "Kill Karma" il nuovo disco di Nesli (in uscita il primo luglio) che segue "Andrà tutto bene" (2015) ma se ne discosta perché mette in libertà l'estro creativo dell'artista e della produzione (Brando per Go Wild) che in questi undici brani inediti si sono sbizzarriti. "Ho ucciso me stesso per rinascere e percorrere una strada libera e senza vincoli", dice Nesli.
Perché il titolo "Kill Karma"?
Ho scelto questo titolo non a caso perché grazie a Kill Karma scateno il mio alter ego artistico e faccio quello che moltissime persone vorrebbero fare ma che non hanno il coraggio di compiere. E' un atto provocatorio: uccidere se stessi per vedere l'effetto che fa, fotografando tutte le contraddizioni. Questo si vede anche dall'immagine, dalle foto, dalla copertina del disco, da tantissimi dettagli.
Com'è nato il cambio di direzione dal precedente "Andrà tutto bene"?
Andrà tutto bene era un disco che aveva però dei paletti da rispettare soprattutto in virtù della scelta dei singolo e dei pezzi da inserire. Siamo anche andati a Sanremo con Buona fortuna amore, forse sarei dovuto andare in un altro momento ma è andata bene così lo stesso...
Perché?
Perché avevo bisogno di farmi conoscere il più possibile dagli addetti ai lavori e di posizionarmi come cantautore. Inevitabilmente con Andrà tutto bene io e il mio produttore Brando abbiamo anche accettato qualche compromesso ma con Kill Karma ci siamo sbizzarriti parecchio in piena autonomia e libertà.
Canti "Ho imparato che il dolore non sa aspettare ma l'amore torna sempre"...
E' un po' il succo e il manifesto di questo nuovo lavoro. Avevo voglia di chiudere delle parentesi e per chiuderle ho voluto fare questo album con tante cose sia dal punto di vista visivo che del sound. Il concerto è un po' la fotografia anche di questo mio momento.
Hai in previsione un tour?
Vorrei partire a ottobre con lo stesso team del tour precedente ma vorrei concentrarmi soprattutto sui club perché questo disco va assaporato tutto in tutte le sfumature musicali.
Ho scelto questo titolo non a caso perché grazie a Kill Karma scateno il mio alter ego artistico e faccio quello che moltissime persone vorrebbero fare ma che non hanno il coraggio di compiere. E' un atto provocatorio: uccidere se stessi per vedere l'effetto che fa, fotografando tutte le contraddizioni. Questo si vede anche dall'immagine, dalle foto, dalla copertina del disco, da tantissimi dettagli.
Com'è nato il cambio di direzione dal precedente "Andrà tutto bene"?
Andrà tutto bene era un disco che aveva però dei paletti da rispettare soprattutto in virtù della scelta dei singolo e dei pezzi da inserire. Siamo anche andati a Sanremo con Buona fortuna amore, forse sarei dovuto andare in un altro momento ma è andata bene così lo stesso...
Perché?
Perché avevo bisogno di farmi conoscere il più possibile dagli addetti ai lavori e di posizionarmi come cantautore. Inevitabilmente con Andrà tutto bene io e il mio produttore Brando abbiamo anche accettato qualche compromesso ma con Kill Karma ci siamo sbizzarriti parecchio in piena autonomia e libertà.
Canti "Ho imparato che il dolore non sa aspettare ma l'amore torna sempre"...
E' un po' il succo e il manifesto di questo nuovo lavoro. Avevo voglia di chiudere delle parentesi e per chiuderle ho voluto fare questo album con tante cose sia dal punto di vista visivo che del sound. Il concerto è un po' la fotografia anche di questo mio momento.
Hai in previsione un tour?
Vorrei partire a ottobre con lo stesso team del tour precedente ma vorrei concentrarmi soprattutto sui club perché questo disco va assaporato tutto in tutte le sfumature musicali.