Nessun effetto sui prezzi dal mercato libero di gas e luce, i prezzi aumentano, +12,5% in 6 mesi per il metano
10 novembre 2024, ore 08:00 , agg. alle 10:47
Per gli utility manager, la spesa aumenta di 190 euro all'anno per chi ha scelto il mercato libero, i consumatori chiedono l’intervento del governo
Chi sperava in una concorrenza spietata a base di prezzi sempre più bassi si deve ricredere. Il mercato libero di gas e luce non ha portato ad una riduzione dei prezzi. Anzi. Con l’inverno alle gli aumenti si fanno sentire di più. Per i nuovi contratti per il gas, ad esempio, un contratto a prezzo variabile stipulato oggi nelle grandi città è più caro in media del 12,5% di 6 mesi fa. A fare i conti sulla base delle offerte attive da novembre nelle città italiane e pubblicate sull'apposito Portale gestito da Arera e Acquirente Unico, è l'Assium, l'associazione che riunisce gli utility manager.
Maggiore esborso per le famiglie
I dati mettono in evidenza che sul mercato libero per una famiglia tipo con un consumo medio di 1.400 metri cubi di gas annui, la bolletta media per un contratto a prezzo fisso varia da un minimo di 1.618 euro annui di Milano, Trento e Trieste ai 1.825 euro di Roma. Il rincaro medio è del +6,17% rispetto al mese di maggio. A Napoli, invece, l'aumento è del 4,49% in più. A Milano, Trento e Trieste +6,6%, con una spesa di circa 100 euro annui a utenza. Cambia chi sceglie il prezzo variabile. Sul mercato libero la bolletta risulta, infatti, più alta di quasi 190 euro all'anno. In media il 12,5% in più. Sono sempre Milano e Trento a guidare gli aumenti con, rispettivamente, un +13,28% e 13,49%. Palermo è la città più conveniente +11,3%.
Il mercato della luce
Secondo i dati riportati sul sito di Arera, ci sono meno differenze per quanto riguarda il prezzo dell’energia elettrica sul mercato libero. Sempre prendendo in considerazione le stesse città, e un contratto con 3 kW di potenza, un consumo da 2.700 kWh annui, la bolletta media è di 735,08 euro se si opta per il prezzo fisso. Qualche eruo in meno per il prezzo variabile, 732,51 euro. Ovvero l'8,43% in più rispetto a sei mesi fa. L’aggravio di spesa è di circa 57 euro annui a utenza, e del 7,5% per il prezzo variabile (+51 euro annui). Rispetto al mercato tutelato dove sono rimasti i clienti vulnerabili, invece, la maggiore spesa con queste offerte si attesta a circa a 100 euro annui a utenza.
Assoutenti
"L'analisi conferma quanto affermato da tempo", "sia il mercato tutelato per i vulnerabili, sia il mercato libero, non hanno dato alcun giovamento alle famiglie sul fronte dei costi in bolletta". È quanto sostiene Assoutenti. "La soluzione ai continui rincari delle tariffe è un intervento di sistema del governo italiano per abbassare complessivamente il costo dell'energia al megawattora".