Nessun rischio di crollo per il grattacielo andato a fuoco a Milano, si indaga sul materiale della facciata
Nessun rischio di crollo per il grattacielo andato a fuoco a Milano, si indaga sul materiale della facciata
30 agosto 2021, ore 11:30 , agg. alle 13:17
Le operazioni di spegnimento dell'incendio sono quasi completate; i danni sono molto ingenti, gli inquilini hanno salvato la vita ma hanno perso tutto il resto; il sindaco di Milano Beppe Sala auspica una inchiesta rapida ed efficace
INCHIESTA PER DISASTRO COLPOSO
Le fiamme sono state domate, ma non ancora del tutto spente. Resiste ancora qualche piccolo focolaio, la temperatura rovente all’interno del palazzo rende complicato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato per tutta la notte. Gli esperti hanno escluso il rischio crollo per la Torre del Moro, visto che la struttura portante del grattacielo non è stata intaccata. Secondo le prime perizie, l’incendio si sarebbe originato in un appartamento al quindicesimo piano, poi si sarebbe sviluppato sfruttando una sorta di effetto camino: un'aria tra l'edificio e i pannelli di rivestimento del grattacielo che ha fatto correre le fiamme e la Torre dei Moro si è trasformata in una torcia. A innescare le fiamme potrebbe essere stato un cortocircuito, ma al momento non si possono avere certezze. A breve verrà aperta una inchiesta per disastro colposo.
HANNO PERSO TUTTO
Ieri, con le fiamme ancora alta, prevaleva il sollievo per l’assenza di morti e feriti. Oggi, guardano lo scheletro annerito della Torre del Moro, emergono nuovi sentimenti. C’è la consapevolezza che chi abitava nel grattacielo ha salvato la vita ma ha perso tutto il resto: la casa, i ricordi di una vita, gli oggetti che quotidianamente ci accompagnano. Questa mattina una abitante del palazzo ha dichiarato: “Siamo 70 famiglie senza una casa e ripartiamo oggi da zero. Non è rimasto nulla del palazzo. Ieri in preda alla fretta di scappare c'è chi ha lasciato gli animali domestici in casa perchè non si pensava che sarebbe stata una cosa così veloce e così devastante”. C’è chi è fuggito senza nemmeno prendere il portafoglio e oggi non ha più nemmeno un documento. C’è chi è uscito di casa senza portare con sé il telefono cellulare.
FACCIATA SOTTO ACCUSA
L’altro grande tema riguarda i motivi per cui le fiamme si sono propagate così in fretta, in un palazzo moderno che – in teoria- avrebbe dovuto essere costruito rispettando le norme anti incendio. Secondo i Vigili del Fuoco è probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustibile. Gli inquilini invece sostengono che a loro era stato garantito che il materiale fosse ignifugo. L’inchiesta della magistratura stabilirà Peraltro è emerso che non ci sono obblighi per i materiali da utilizzare; le linee guida hanno valore di semplice raccomandazione.
DANNI INCALCOLABILI
L’amministratore del condominio stamattina ha spiegato che è ancora troppo presto per una valutazione dei danni, che comunque sono molto ingenti. I residenti raccontano la loro esperienza e chiedono risposte: “abbiamo fatto le undici rampe di scale di corsa. Siamo scesi e abbiamo visto che c'erano delle fiamme al quindicesimo piano. In meno di mezz'ora anzi in pochi minuti c'è stato un effetto fiammifero. Io spero che la magistratura indaghi velocemente perchè noi siamo rimasti senza casa. Un palazzo che ha dieci anni e' finito così. Noi condomini vogliono una sorta di giustizia. Abbiamo visto una fiammata velocissima su tutto l'edificio.”
SALA IN PRIMA LINEA
Chiede una inchiesta rapida ed efficace anche il sindaco di Milano Beppe Sala, ieri arrivato sul posto in tempi molto rapidi: “La magistratura è già al lavoro per chiarire la dinamica dell'accaduto. Il mio auspicio è che le responsabilità siano accertate con rapidità. La Torre del Moro è stata costruita poco più di 10 anni fa e non è accettabile che un edificio così moderno si sia dimostrato del tutto vulnerabile”. Il sindaco ha poi aggiunto: “Abbiamo assistito le famiglie che non avevano una sistemazione per la notte, offrendo loro una collocazione in hotel. Nelle prossime ore lavoreremo per garantire ai residenti tutto il supporto necessario. Chi abitava nello stabile ha mostrato grande senso di responsabilità, bussando alle porte dei propri vicini per informarli di ciò che stava accadendo e per accertarsi che tutto fosse sotto controllo, prima di abbandonare l'edificio".