Nessuna sorpresa nelle primarie americane, Joe Biden e Donald Trump a un passo dalla candidatura per la Casa Bianca
Nessuna sorpresa nelle primarie americane, Joe Biden e Donald Trump a un passo dalla candidatura per la Casa Bianca Photo Credit: agenziafotogramma.it
06 marzo 2024, ore 10:15
L'attuale presidente e il tycoon hanno fatto il pieno di voti nel super Tuesday. Trump ha perso solo in Vermont, mentre Biden è stato battuto alle isole Samoa. Scambio di accuse tra i due candidati
SARA' SFIDA BIDEN-TRUMP
Alla fine, nessuna sorpresa. A contendersi la Casa Bianca saranno un ottantaduenne non più tanto arzillo e un miliardario con un rapporto non proprio chiaro con l’onestà e la giustizia. Joe Biden e Donald Trump hanno fatto il pieno di voti nel “Super Tuesday”, il giorno in cui in 15 stati sono andate in scena le primarie. Hanno raccolto percentuali quasi bulgare; l’attuale presidente di fatto non aveva rivali nel Partito Democratico, il tycoon ha spazzato via la rivale repubblicana Nikky Halley. Entrambi hanno però fallito lo strike e non hanno ottenuto il bottino pieno: Trump ha perso in Vermont, mentre Biden è stato battuto nei territori americani delle isole Samoa.
L'AFFONDO DI TRUMP
Donald Trump ha parlato dal suo resort a Mar a Lago e si è detto molto soddisfatto: “Lo chiamano Super Tuesday per un motivo. Abbiamo fatto una cosa che nessuno avevo fatto prima nella storia. Il partito repubblicano sarà presto riunito, è un partito straordinario. Il nostro Paese è diviso oggi, Biden è il peggior presidente della storia”. Nikki Halley, galvanizzata dal platonico successo in Vermont, ha deciso di restare in corsa e ha rispedito a Trump l’invito all’unità nel Partito Repubblicano: “L'unità non si raggiunge dicendo semplicemente ‘siamo uniti’. Resta un ampio gruppo di Repubblicani preoccupati da Trump”.
IL CONTRATTACCO DI BIDEN
Anche Joe Biden ha voluto rispondere a Trump, per dire che il tycoon è “determinato a distruggere la nostra democrazia, a strappare le libertà fondamentali come la possibilità per le donne di prendere le proprie decisioni in materia sanitaria, e a approvare un altro round di miliardi di dollari in tagli fiscali per i ricchi e farà o dirà qualsiasi cosa per andare al potere”. Gli Stati Uniti non avevano mai visto una campagna elettorale per le primarie con così poca tensione competitiva da quando, negli anni '70, le primarie politiche cominciarono a dominare il processo di candidatura. Né l'attuale presidente né quello precedente sono riusciti a ottenere la candidatura dei rispettivi partiti, ma è probabile che entrambi lo facciano entro le prossime due settimane.