New York, Uber apre agli elicotteri in vista dei taxi volanti
13 luglio 2019, ore 08:00
Il CEO dichiara che in pochi anni le auto rappresenteranno non più del 50% del business
Uber ha inaugurato Uber Copter, il servizio che collega Manhattan con l'aeroporto JFK. Otto minuti di volo per coprire circa venticinque chilometri con un elicottero, prenotato con l'app. Il trasporto urbano via cielo vero e proprio non è ancora consentito a New York. L'elicottero collega infatti due punti prestabiliti. Non tutti gli utenti, però, possono viaggiarci. È concesso per ora solo a coloro i quali si sono conquistati un profilo “Platinum” e “Diamond" tramite Uber Rewards, una campagna simile ad una raccolta punti. I clienti che hanno usufruito maggiormente dei servizi Uber e che hanno accumulato almeno duemilacinquecento punti potranno salire a bordo. Una tale quantità di punti corrisponde ad una spesa, ad esempio, di mille dollari su vetture base e 500 dollari in cibo a domicilio. Le tariffe della nuova tratta aerea sono di circa duecento dollari a persona, a fronte di settanta/cento dollari necessari per un taxi o per un Uber tradizionale. L’iniziativa svela in parte i piani dell'azienda, ossia rinunciare per ora a grandi profitti, sollevandosi però da terra in attesa che arrivino i taxi volanti. I test cittadini inizieranno nel 2020 a Los Angeles, Dallas e Melbourne e dovranno incasellarsi in un quadro di regole tutto nuovo. La compagnia prevede di fornire questo servizio “a prezzi accessibili entro il 2023”. Servirà scegliere e testare i velivoli, costruire stazioni e mediare sulle regole. La strada però è tracciata: il ceo di Uber Dara Khosrowshahi ha più volte ripetuto che entro dieci anni le auto costituiranno meno del 50% del business. Merito di bici e monopattini elettrici, dei servizi di logistica e (appunto) dei taxi volanti. Perché, come ha detto Khosrowshahi durante la conferenza parigina Viva Tech del 2018, “il trasporto del futuro sarà elettrico, condiviso e tridimensionale”.
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