14 giugno 2019, ore 19:00
L'attaccante brasiliano ai pm: "La verità verrà a galla, il rapporto è stato consenziente"
"Sono tranquillo. La verità prima o poi verrà a galla". Sono le parole di Neymar al termine del suo interrogatorio nel commissariato di Santo Amaro, nella zona sud di San Paolo, sul caso del presunto stupro di cui è accusato dalla modella Najila Trindade. La star verdeoro è stata tenuta sotto torchio per cinque ore dal pm Juliana Bussacos e ha fornito la propria versione dei fatti sul caso nato dalla denuncia della 26enne Trindade. Indossando un completo nero, Neymar si è presentato in commissariato in stampelle a causa dell'infortunio alla caviglia che lo costringerà a saltare la Copa America. "La sola cosa che desidero è che questa storia finisca il prima possibile", ha detto alla folla di giornalisti che lo ha atteso all'uscita, prima di infilarsi in un veicolo scortato dalla polizia e dagli uomini della sicurezza. Secondo TV Globo, il fuoriclasse del Paris Saint-Germain avrebbe ribadito la sua innocenza anche davanti agli inquirenti, sostenendo che il rapporto avuto con la donna sarebbe stato "consenziente". Sempre secondo l'emittente brasiliana, Neymar avrebbe inoltre affermato che sarebbe stata la stessa modella a "chiedere di essere frustata" e questo, stando alla sua versione, spiegherebbe i lividi che presentava sui glutei quando è stata visitata in ospedale.