Niente pace fra i reali, i ribelli sfrattati dal balcone
07 maggio 2022, ore 09:00
Regina taglia fuori Andrea, Harry e Meghan da clou del Giubileo
Niente pacificazione in casa Windsor, neppure in occasione della giornata che suggellerà il mese prossimo l'ultimo record di longevità di Elisabetta II: il suo 70esimo anniversario sul trono, quasi un canto del cigno. Non ci saranno infatti nè il principe Andrea, terzogenito della regina, nè i nipoti ribelli Harry e Meghan, duca e duchessa di Sussex, fra i reali che a inizio giugno si affacceranno dal balcone di Buckingham Palace per le celebrazioni clou del Giubileo di Platino. La decisione è stata comunicata urbi et orbi da una fonte di palazzo, la quale ha spiegato come "dopo attenta riflessione" la 96enne sovrana in persona abbia stabilito che ad apparire il 2 giugno con lei in occasione della parata speciale del 'trooping the colour' 2022 vi potranno essere soltanto i membri della dinastia in servizio ufficiale di rappresentanza "lavorativa" della corona.
Tensioni crescenti
Una scelta strettamente protocollare, dietro la quale si nasconde tuttavia l'esigenza di escludere - per ragioni d'imbarazzo o di opportunità - tre bersagli ben precisi: Andrea, escluso da ogni incarico o titolo in seno del casato in seguito al coinvolgimento nei sospetti dell'abietto scandalo sessuale legato alla figura del defunto faccendiere americano Jeffrey Epstein; nonchè Harry e Meghan, sottrattisi loro sponte allo status di membri senior della Royal Family sulla scia del traumatico strappo del 2020 e del trasferimento in pianta stabile negli Usa. Tornati per la prima volta da allora insieme a Londra il mese scorso, i duchi di Sussex sembra fossero stati inizialmente invitati in effetti a presenziare alla cerimonia del 2 giugno dal balcone, secondo diversi media. Ma non avevano poi neppure confermato l'intenzione di esserci. E in ogni caso l'indicazione di oggi taglia la testa al toro: come un chiaro segnale del fatto che una vera ricucitura non c'è stata. Tanto meno dopo che Harry, reduce dall'incontro di aprile con la nonna (e da un successivo faccia a faccia dall'esito incerto con il padre Carlo), non ha esitato a lanciare una frecciatina verso la corte, dicendo di essersi voluto accertare che la regina stesse bene dopo aver superato con qualche fatica un recente contagio da Covid, ma anche che ella fosse adeguatamente "protetta" (chissà da chi). Il tutto in un clima nel quale il rapporto fra il secondogenito di Carlo e Diana e il fratello maggiore William rimane intanto improntato a quel gelo assoluto che stando ai gossip raccolti in un ennesimo libro, a firma di Tina Brown, avrebbe iniziato a prender forma ben prima che Meghan entrasse in scena.
Futuro incerto
Sia come sia, il parterre del 2 giugno sarà riservato sulla balconata a Sua Maestà, con al fianco l'erede Carlo, la di lui consorte Camilla e - a scalare - i duchi di Cambridge, William e Kate con i loro tre figli, e i principi Anna ed Edoardo, seconda e quartogenito della regina, con marito e moglie rispettivamente. Sempre ammesso che Elisabetta - costretta a dare forfait ad appuntamenti esterni in serie in questi ultimi mesi, dopo esser stata messa fin da ottobre a riposo quasi totale dai medici e aver ammesso apertis verbis di recente d'avere problemi di mobilità - confermi ella stessa la sua presenza. Come sembra decisa a confermare, salvo l'ufficialità dell'ultimo minuto, l'imminente visita in Parlamento del 10 maggio per la lettura dell'annuale Queen's Speech a Camere riunite: appuntamento istituzionale a cui non e' mai mancata a memoria d'uomo.