11 aprile 2022, ore 20:00
Il provvedimento della Guardia di Finanza riguarda un complesso residenziale in località Portisco, in Sardegna
Un provvedimento di congelamento di beni in seguito alle sanzioni imposte dall'Unione europea nei confronti di cittadini russi è scattato nei confronti del pilota di Formula 1 Nikita Dmitrievich Mazepin, che fino al 5 marzo ha corso per la scuderia Haas, e di suo padre Dmitry Arkadievich Mazepin. I beni hanno un valore di circa 105 milioni di euro e, come emerso dalle verifiche, sarebbero riconducibili ai due per il tramite di un veicolo societario estero. La misura, che riguarda un complesso immobiliare ad uso residenziale a Portisco, in provincia di Olbia in Sardegna, è scattata nell'ambito degli accertamenti per l'individuazione delle risorse economiche riconducibili ai soggetti che sono stati inclusi nell'allegato I del regolamento Ue 269/2014.
L'ex pilota di Formula 1 accusa
Mazepin ha bollato le sanzioni contro gli sportivi russi come «cancel culture», biasimando il pugno duro a livello sportivo. Intervenuto ai microfoni della Bbc, il 23enne di Mosca è tornato sulla decisione della scuderia di F1 di rescindere il suo contratto e non ha utilizzato troppi giri di parole: è stata una scelta sbagliata e scorretta: "Non sono d’accordo con le sanzioni. L’ho già detto in passato e per questo ho deciso di combatterli. Forse adesso non è il momento giusto per sottolineare certe cose ma, se guardiamo la situazione nel complesso, quello che sta accadendo agli atleti russi è una forma di cancel culture contro il mio Paese". Mazepin ha parlato del suo dolore nel vedere le drammatiche immagini del conflitto: "Sono un essere umano che vuole vivere in un mondo dove regna la pace. Sarò onesto, vedo enormi rischi nel dire qualsiasi cosa al riguardo. Scontenterei qualcuno, dunque ho deciso che starò in silenzio".