L’attesa è finita: a Torino hanno preso ufficialmente il via le sfide delle Nitto Atp Finals, per una settimana di grande sport e divertimento. Ad inaugurare i campi dell’Inalpi Arena è stato il doppio. La coppia australiana, formata da Max Purcell e Jordan Thompson, ha sconfitto in due set per 7-6, 6-3 l'olandese Wesley Koolhof e il croato Nikola Mektic. È iniziato alle 14 invece il primo singolare maschile, che ha visto il confronto tra il russo Daniil Medvedev e l’americano Taylor Fritz, che ha vinto per 6-4, 6-3.
GLI OCCHI SU SINNER
Ma l’attesa è tutta per lui, Jannik Sinner, che torna a Torino da numero 1 al mondo. Il debutto questa sera, contro l’australiano Alex De Minaur, in un palazzetto completamente sold out. E in città è già Sinner-mania, con lunghe file in strada in attesa di un avvistamento, cartelloni esposti sotto il suo hotel e onde di gadget arancioni. Emozione alle stelle per l’azzurro, accolto come un supereroe dal pubblico di casa, in quello che è senz’altro un periodo d’oro per il tennis nostrano. Sensazioni condivise con gli altri due campioni italiani di questa edizione, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Per loro l’esordio, nel doppio, sarà domani, contro la coppia Bopanna/Ebden.
IL FAN VILLAGE E L’ARTE
Un’atmosfera frizzante da respirare in campo, ma non solo: sono moltissime le attività pensate per i tanti appassionati accorsi da tutto il mondo, tra sportivi, curiosi e famiglie. Proprio di fronte all’Inalpi Arena ha preso vita il FAN Village: uno spazio al coperto di quasi novemila metri quadrati, progettato per garantire relax e intrattenimento, tra maxi schermi, cibo, attività e la musica di RTL 1025, radio ufficiale di Nitto Atp Finals. E c’è spazio anche per l’arte. Fino al 17 novembre, all’interno del Teatro Ragazzi e Giovani, sarà possibile assistere alla mostra “
Metacosmo”. Un progetto voluto dalla Federazione Italiana Tennis e Padel, in collaborazione con Sport e Salute. All’interno opere che riflettono sul rapporto tra cosmo e realtà, dall
’Interno Metafisico di Giorgio De Chirico, alla
Progressione di Fibonacci, la storica opera led di Mario Merz.