Non decollano i saldi invernali 2024, delude la prima settimana, vendite giù dell’8%
14 gennaio 2024, ore 08:00
Maltempo e sconti selvaggi affossano i saldi invernali, resta però l’ottimismo sui consumi nel 2024, lo sostiene la Federazione Moda Italia-Confcommercio
Prima settimana di saldi invernali al di sotto delle attese. La corsa all’affare non decolla, complice maltempo dell’appuntamento con le promozioni che precedono il periodo degli sconti e riservati alla clientela più affezionata. Secondo un primissimo monitoraggio sulle imprese associate alla Federazione Moda Italia-Confcommercio le vendite invernali in saldo hanno registrato una flessione dell' 8%. "Sicuramente alcuni fattori come il maltempo non hanno favorito una partenza dei saldi così brillante” afferma il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni “Siamo comunque fiduciosi che, con il miglioramento della situazione climatica di questo fine settimana, verranno confermate le aspettative con un incremento dei clienti nei centri storici, nelle vie e piazze delle nostre città e dei nostri Paesi".
I numeri della prima settimana di saldi
In base ai dati elaborati da Federazione Moda Italia-Confcommercio nella prima settimana di saldi invernali il 55% delle imprese ha rilevato un calo delle vendite, mentre un 24% che ha riscontrato un trend stabile e un 21% ha registrato un incremento delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2023. Il dato è ancora parziale, visto che siamo solo all’inizio della stagione degli sconti e che la durata dei saldi è di circa sessanta giorni. Le previsioni dell'Ufficio Studi Confcommercio indicano in 15,8 milioni le famiglie che approfitteranno di questa occasione per fare acquisti. Ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. A frenare la partenza della stagione dei saldi è stata, secondo Giulio Felloni “Le continue campagne di sconti selvaggi lungo tutto l'anno che dovranno essere oggetto di una seria regolamentazione. Sono sempre più convinto che le istituzioni dovranno sostenere la presenza dei negozi di moda all'interno delle nostre città e che la via della ripresa potrà passare lungo tre direttrici che abbiamo indicato al Tavolo della Moda: un'iva agevolata sui prodotti di moda e in particolare su quelli Made in Italy, un bonus moda per l'acquisto di prodotti ecosostenibili e un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti”.
C’è ottimismo
Se la partenza dei saldi invernali non è stata a razzo come si aspettavano le associazioni di categoria, c’è ottimismo, invece, per quanto riguarda i consumi che sono visti in aumento nel corso dell’anno. Da un'indagine realizzata da Confesercenti e Cer emerge che, sì, restano le incertezze ma "I consumi hanno salvato la crescita nel 2023 e saranno fondamentali anche quest'anno". Ad incoraggiare ci sono anche la stima sul taglio del cuneo contributivo e la riforma del fisco, due misure dell’ultima manovra del governo che dovrebbero dare un impulso ai consumi per un valore di 5,6 miliardi su una crescita complessiva attesa della spesa che si attesterebbe a 10,9 miliardi.