23 maggio 2019, ore 23:00
A stabilirlo è una sentenza della Corte di Cassazione, la cagnolina era stata trovata "con vari tumori mammari di grosse dimensioni e ulcerati"
Non aveva portato la sua cagnolina dal veterinario, nonostante fosse evidente che la piccola 'Luna' non stesse bene, aveva le mammelle tutte ulcerate. Per questo la Cassazione ha confermato la multa da diecimila euro, per il reato di maltrattamento di animali, in relazione alle lesioni, a carico del padrone. Chi ha un animale, dunque, non può 'dimenticare' di farlo curare altrimenti rischia processo e condanna. Senza successo l'imputato, Attilio C. di 42 anni, si è difeso dicendo che non era colpa sua se la cagnetta aveva sviluppato dei tumori. A lui - questo ha sostenuto il suo legale - si poteva rimproverare la "trascuratezza" ma non la "volontà di cagionare una sofferenza e una malattia al cane". Ad avviso della Suprema Corte, che ha sancito una massima di diritto a tutela dei 'pet', "configura la lesione rilevante per il delitto di maltrattamento di animali, art. 544ter, in relazione all'art. 582 cp (lesioni personali), l'omessa cura di una malattia che determina il protrarsi della patologia con un significativo aggravamento di sofferenze e di un apprezzabile compromissione dell'integrità animale". 'Luna', cagnolina di razza mista, era stata trovata dagli operatori del canile di Modena "vagante ed in pessime condizioni di salute, accertate dal dottore T. del servizio Veterinario Ausl di Modena in vari tumori mammari di grosse dimensioni e ulcerati, dermatite in varie zone del corpo, calli da decubito e artrosi agli arti posteriori e anteriori".