10 dicembre 2018, ore 22:00 , agg. alle 08:25
La struttura, in provincia di Messina, ha avuto il suo massimo splendore sotto normanni, svevi e angioini
Il monastero di San Filippo di Demenna è stato costruito a Frazzanò, in provincia di Messina, nel 495 da Calogero di Calcedonia e ampliato, nel 1090, dal conte Ruggero e dalla consorte Adelasia. In un secondo momento, però, finita al centro di una disputa giudiziaria, la struttura è stata oggetto di una lunga lotta tra debitore e creditore, fino all’epilogo di oggi, quando il sindaco di Frazzanò Gino Di Pane non è riuscito a bloccare il pignoramento di quell’edificio storico, che aveva accumulato in realtà un debito esiguo, di circa quattromila euro. Il monastero, caratteristico per le sue particolari e ben conservate absidi, ebbe il suo massimo splendore sotto normanni, svevi e angioini.
“Chiediamo l'intervento della Corte dei conti – spiega Antonio Carcione, consigliere comunale d'opposizione ed ex sindaco del Comune del Messinese -. Il Comune nonha pagato dal 2015 un debito di 3.962 euro, che si riferiva aspese legali da liquidare ad un avvocato per una causa persa dall'Ente. Il legale, Eugenio Benvegna, dopo vari tentativi andati a vuoto, ha fatto pignorare alcuni beni del Comune, compreso il monastero basiliano che al catasto risulta ancora fabbricato rurale ed è quindi aggredibile". La replica arriva direttamente dal sindaco: "Noi ci siamo già opposti al pignoramento e ci siamo offerti più volte di pagare come Comune il debito all'avvocato Benevegna, ma lui non ha mai voluto quantificare esattamente la cifra". Il 24 gennaio arriverà la sentenza, quando le parti compariranno davanti al Tribunale di Patti.