Non si ferma la controffensiva ucraina in Russia, la rabbia di Putin: ci sarà una degna risposta

Non si ferma la controffensiva ucraina in Russia, la rabbia di Putin: ci sarà una degna risposta

Non si ferma la controffensiva ucraina in Russia, la rabbia di Putin: ci sarà una degna risposta   Photo Credit: agenziafotogramma.it


12 agosto 2024, ore 16:17

L'esercito di Mosca colto di sorpresa dalla ripartenza delle forze di Kiev. Il governatore della regione di Kursk ammette il momento di difficoltà. Dal Cremlino Putin allontana la pace

La tensione tra Mosca e Kiev sta salendo in modo vertiginoso. La controffensiva ucraina sul territorio russo non si ferma. Il Cremlino subisce, schiuma rabbia e promette vendetta.

PERICOLO NUCLEARE RIENTRATO

Non si è ancora spenta l’eco delle reciproche accuse sull’incendio scoppiato nella torre di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzha, in territorio ucraino. Il rogo è stato spento e secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ha affermato che non ci sono rischi, ma ci sono comunque danni ingenti all’impianto. Sono stati provocati da un drone; secondo Mosca lanciato dagli ucraini, secondo Kiev comandato dai russi.

CONTROFFENSIVA UCRAINA

Il fulcro della questione ora riguarda però la controffensiva ucraina. L’esercito di Kiev, dopo aver contenuto l’invasione russa, ora prova a ripartire in territorio nemico. Mosca è evidentemente stata colta di sorpresa e nei giorni scorsi ha subito l’azione degli ucraini. Si combatte senza esclusione di colpi in particolare nella zona di Kursk, regione a sud della Russia che confina proprio con l’Ucraina.

AVANZATA DI KIEV

Secondo il governatore della regione di Kursk Alexei Smirnov, l’Ucraina controlla già 28 località nella zona. Molti civili sono stati fatti evacuare dalle loro case per evitare rischi. “La situazione è difficile” ha ammesso Smirnov, secondo cui le forze ucraine sono riuscite a penetrare nel territorio russo per 12 chilometri, su un fronte che è largo almeno 40 chilometri.

RUSSI EVACUATI

Il governatore Smirnov ha affermato che non ci sono notizie di circa duemila cittadini russi che si trovano nelle aree occupate e ha accusato le forze ucraine di aver utilizzato anche armi chimiche nella loro avanzata. Nel frattempo è n corso l'evacuazione di residenti anche dalla regione russa di Belgorod, che è vicina a Kursk. Circa undicimila persone sono state trasferite.

LA RABBIA DI PUTIN

Non si è fatta attendere la risposta infuocata di Vladimir Putin. Il presidente russo, anche lui evidentemente sorpreso dall’avanzata ucraina, ha affermato che in queste condizioni nessun negoziato di pace è possibile e ha minacciato Kiev promettendo una degna risposta” a questo attacco. Il capo del Cremlino ha poi aggiunto che -nonostante Kursk- l’operazione delle forze russe procede bene.


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