Non solo maglia rosa: al Giro si lotta per molti obiettivi
Non solo maglia rosa: al Giro si lotta per molti obiettivi
17 maggio 2024, ore 15:30
Il Giro D’Italia attraverso le sue maglie, tra mito e storia
Il Giro d’Italia è anche un gioco di rimandi, un testo disseminato di asterischi che si riferiscono alle note a piè di pagina. Da luoghi iconici, come il santuario di Oropa e il cui asterisco si riferisce alla nota su Pantani, che qui firmò un’impresa e scrisse una pagina della storia del ciclismo, alla storia che si fa canzone e diventa mito con Francesco De Gregori: Costante Girardengo, il cui asterisco racconta del furfante Sante Pollastri, cresciuto con il campione e con una passione comune, quella per la bicicletta, e catturato poi dal vizio irrinunciabile di seguire l’amico. L’asterisco del Giro è, in realtà, una freccia diretta sulla maglia. Rosa! Si penserebbe in prima battuta, ma non solo. I traguardi in questa corsa sono più di quanti un neofita possa immaginare, e i colori anche.
Il racconto delle maglie
RCS presenta così al pubblico ogni giorno le maglie del Giro.
La rosa, la più conosciuta.
“Dal 1931 è simbolo del primato, un'icona mondiale, una pagina di tessuto rosa su cui da novant'anni si scrive la storia del ciclismo. È il sogno di ogni bambino che sale in bicicletta e la speranza di ogni campione che parte, ogni primavera, per il Giro d'Italia.”
La bianca
“È la maglia destinata al miglior giovane, di un bianco che racchiude in sé tutti i colori, tutte le speranze, tutte le possibilità. È un premio e al contempo un augurio, per la più bella pagina che è ancora tutta da scrivere.”
La azzurra
“È la maglia degli scalatori, e non a caso ha il colore del cielo. Perché quando si è in salita verso il Gran Premio della montagna e le forze sembrano venir meno, l'azzurro sopra di noi diventa bussola e scopo, l'obiettivo che ci fa andare avanti. Come premio, un pezzo di cielo da indossare.”
La ciclamino
“È la maglia che premia la classifica a punti, riservata ai velocisti. Accesa come una volata e delicata come una speranza, ha il colore di un fiore che fiorisce d'autunno, simbolo della perseveranza che occorre per essere sempre lì davanti, in ogni sprint intermedio e di gruppo, fino all'ultima tappa”.
Le maglie speciali
Inoltre, sono state create maglie speciali per tappe di maggior rilievo:
- A Torino, per la grande partenza, con un omaggio alla squadra granata in occasione del 75esimo anniversario della strage di Superga.
- A Oropa, per ricordare l’impresa di Pantani nel 1999.
- A Napoli, per celebrare l’azzurro del cielo e del mare.
- Sullo Stelvio e Bassano del Grappa, per sottolineare l’importanza dei tapponi di montagna.
- E a Roma, per il gran finale della edizione 107 del Giro d’Italia.
Tutte le maglie sono prodotte da Castelli, leader nel settore.