Novak Djokovic è tornato a casa, sconfitto nella sua battaglia no vax; partiti senza di lui gli Open d'Australia

Novak Djokovic è tornato a casa, sconfitto nella sua battaglia no vax; partiti senza di lui gli Open d'Australia

Novak Djokovic è tornato a casa, sconfitto nella sua battaglia no vax; partiti senza di lui gli Open d'Australia


Gli Open d'Australia sono iniziati proprio mentre Djokovic tornava a casa; per l'Italia vanno avanti Berrettini e Sonego, eliminati invece Fognini e Caruso; tra le donne bene Giorgi, Trevisan e Bronzetti, fuori Paolini

FIGURACCIA MONDIALE

Mentre sui campi di Melbourne si iniziava a giocare, Novak Djokovic era in volo verso casa, a Belgrado. Sconfitto nel lungo braccio di ferro con il governo australiano, costretto a lasciare il paese. Il numero uno del tennis mondiale ha giocato la sua partita fuori dal campo. Dove ha dimostrato di non avere lo stesso talento. Ora Djokovic sarà ancora di più un idolo per i NO Vax, nella sua Serbia continueranno a trattarlo come un eroe a prescindere, ma oggettivamente ha fatto una figuraccia a livello mondiale: lo sport dovrebbe insegnare innanzitutto il rispetto delle regole, in tanti anni Djokovic evidentemente non ha imparato la lezione. Uno dei suoi grandi rivali, Rafa Nadal, dopo aver vinto la partita del primo turno contro lo statunitense Marcos Giron, ha commentato così: “La giustizia si è espressa. Quasi una settimana fa, quando ha vinto in prima istanza ha riavuto il visto e si è allenato, ho detto che la giustizia aveva parlato. Se la giustizia dice che il suo visto è valido e può giocare bene, ma se la giustizia afferma un'altra cosa, non sarò mai contrario a ciò che dice”.

LE FRONTIERE SI CHIUDONO

Al momento Djokovic, da non vaccinato, non potrebbe partecipare a tornei negli Stati Uniti e – notizia di oggi- nemmeno in Francia: il governo di Parigi ha appena deciso che tutti gli atleti sportivi, professionisti o dilettanti, che arrivano in Francia per una competizione dovrà essere vaccinato per entrare in un impianto sportivo. L’Australia, dopo averlo espulso, ora considera di non calcare troppo la mano. Lo ha fatto capire il premier Scott Morrison, in una intervista alla BBC, accennando alla possibilità che il bando dal paese scada prima dei tre anni previsti: Il divieto dura per un periodo di tre anni, ma c'è l'opportunità di tornare nel paese alle giuste condizioni e questo sarà preso in considerazione in quel momento.” Una bella stroncatura è arrivata anche da Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali BNL d’Italia:E' un personaggio controverso che prende delle posizioni rischiando in prima persona. Il fatto che non è un esempio per i giovani che si avvicinano a questo sport è assolutamente vero, non ha raggiunto in questo Federer e Nadal. Questa vicenda - aggiunge Palmieri - può compromettere l'equilibrio mentale di cui un grande atleta che ha bisogno per migliorare o mantenere il suo livello. Io non mi sarei comportato come il direttore degli Australian Open nella prima parte della vicenda quando l'organizzazione ha favorito l'introduzione in Australia di Djokovic”.



IN AUSTRALIA SI GIOCA

In tutto questo, il torneo di Melbourne è cominciato. L’italiano Salvatore Caruso, che era stato ripescato e inserito nel tabellone proprio al posto di Djokovic, è stato battuto al primo turno dal serbo Miomir Kecmanovic, che ha vendicato il suo discusso connazionale vincendo in tre set: 6-4, 6-2, 6-1. Tra gli azzurri eliminato al primo turno anche Fabio Fognini, sconfitto dall’olandese Tallon Griekspoor in tre set: 6-1, 6-4, 6-4. Va invece avanti Matteo Berrettini, che a causa del mal di stomaco ha faticato contro il giovane statunitense e si è imposto in quattro set: 4-6, 6-2, 7-6, 6-3. Promosso anche Lorenzo Sonego, che ha battuto l’americano Sam Querrey 7-5, 6-3, 6-3. In ambito femminile vanno avanti Camila Giorgi, Martina Trevisan e Lucia Bronzetti; mentre è stata eliminata Jasmine Paolini.


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