Nunziatella, salta, a causa covid, il giuramento degli allievi del primo anno in Piazza Plebiscito, si terrà a porte chiuse

Nunziatella, salta,  a causa covid, il giuramento degli allievi del primo anno in Piazza Plebiscito, si terrà a porte chiuse

Nunziatella, salta, a causa covid, il giuramento degli allievi del primo anno in Piazza Plebiscito, si terrà a porte chiuse


19 novembre 2020, ore 10:00 , agg. alle 10:31

Quest'anno la cerimonia per l'ingresso alla Nunziatella dei nuovi allievi, verrà svolta all'interno del cortile della scuola militare, nella storica sede di PIzzofalcone

Da qualche tempo l’emozionante cerimonia del giuramento degli allievi del primo anno si svolgeva nella cornice di Piazza del Plebiscito, con familiari, ex allievi , semplici cittadini. A causa del Coronavirus, quest’anno il giuramento tornerà nel piazzale del “Rosso Maniero”. La Scuola Militare in questo periodo è chiusa in seguito all'ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca. La tradizionale cerimonia, alla 233esima edizione, si sarebbe dovuta tenere in piazza, si svolgerà il 21 novembre, a porte chiuse nel rispetto delle norme anti-Covid19, a pochissima distanza dalla data di fondazione che la storia fissa al 18 novembre del 1787, ad opera di Ferdinando IV di Borbone. Nel corso degli anni, meglio dire dei secoli, è diventata un vanto per Napoli, per il mondo militare e per l’Italia. La scuola militare si era preparata alla riapertura dopo l’estate riorganizzando gli spazi di disponibili. Che sono sempre stati piuttosto agibili, se si pensa per esempio che l’anno passato la classe più numerosa era di 18 allievi. Tuttavia il colonnello Ermanno Lustrino, che nel mese di luglio è subentrato al colonnello Amedeo Gerardo Cristofaro, aveva disposto cambiamenti all’esterno delle classi, per la vita che solitamente si svolge in gruppo. Dunque variazioni per le mensa, da uno a tre turni, sistemazione a distanza nelle camerate. Le sanificazioni erano scrupolose e svolte con cadenza settimanale.



Ex allievi e docenti, grandi personalità, ma anche qualche pecora nera 

Tra i docenti Francesco De Sanctis, uno tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana nel XIX secolo, a sua volta scrittore, che ha anche ricoperto la carica di ministro della pubblica istruzione. Alcuni eroi rinascimentali sono stati allievi della Nunziatella come Pietro Colletta, Guglielmo Pepe, Carlo Pisacane. Più recentemente sono tante le personalità che hanno ricoperto cariche istituzionali, o militari, per esempio Ettore Gallo, già presidente della Corte Costituzionale, Franco Angioni, comandante del contingente italiano nella guerra del Libano. Nel 2006 l’ex allievo Arturo Parisi fu nominato Ministro della Difesa, mentre Rolando Mosca Moschini era Chairman of the European Union e Consigliere Militare del Presidente della Repubblica Napolitano. Molte alte istituzioni dello Stato, nel corso degli anni, hanno speso parole di stima per la scuola, per la sua storia. Francesco Cossiga, nel 1998, disse “La Nunziatella, oltre ad essere un luogo di formazione militare, è un luogo di grandissima formazione culturale e civile. Qui è racchiusa la Storia di tutto il nostro Paese. Io credo che l’Italia repubblicana deve far tesoro di tutte quelle che sono le grandi tradizioni militari e per ciò stesso civili che si sono formate in tutto il Paese anche quando questo non aveva raggiunto l’unità politica. La mia presenza alla Nunziatella vuol dire dunque onorare l’Italia in tutta quella che è la sua Storia”. A novembre del 2000 Carlo Azeglio Ciampi: La Nunziatella è un luogo di educazione e formazione non solo di bravi militari, ma anche di bravi cittadini al servizio della Patria”. Tuttavia, nella storia dell'accademia ci sono state anche pecore nere. I casi  più eclatanti  durante il periodo di mani pulite, per lo più nella società civile.


“Preparo alla vita e alle armi” il motto dell'accademia  

 "Preparo alla vita e alle armi", è il motto della Nunziatella. I criteri ammissione sono piuttosto severi per i liceali, donne e uomini. che finito il primo anno di studio di secondo grado, con la promozione, intendono entrare nell’Istituto. Sono richieste, tra l’altro, soglie minime relative alla capacità visiva, sono esclusi coloro che soffrono di difetti della parola, per esempio la dislessia . Sveglia alle 6.30, studio fino alle otto di sera, con qualche pausa, dedicata al pranzo, allo sport, ma anche ad un spazio per il tempo libero. Due volte alla settimana e nei giorni festivi gli allievi, reclutati con un concorso beneficiano della libera uscita. A 16 anni i ragazzi prestano il giuramento di fedeltà allo Stato. Studiando la storia della Nunziatella, apprendono che i loro predecessori si ribellarono per ben tre volte ai Borbone, partecipando prima alla Repubblica Partenopea del 1799, ai moti del 1821, infine alle barricate del 1848. Il Collegio di Pizzofalcone resistette alle vendette dei Reali e poi all' avvento dei Savoia. Gli studenti del Collegio, che ha il classico e lo scientifico, vengono riconosciuti durante la libera uscita, grazie all’uniforme, ragazzi con lo spadino, mantello nero e berretto il "due pizzi". Si distinguono a seconda dell’anno di studio con appellativi singolari. Sono cappelloni al primo anno, cappelle al secondo, e anziani al terzo.


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