Nuoro: spara a moglie e familiari, 4 morti e 3 feriti Photo Credit: agenziafotogramma.it
25 settembre 2024, ore 13:00
L’uomo ha sparato contro tutta la famiglia. Morti la moglie e due figli, ferito un altro figlio, la propria madre e un vicino di casa
Strage familiare nel centro di Nuoro. La carneficina è avvenuta questa mattina, quando Roberto Gleboni, impiegato come guardia forestale, ha ucciso con una pistola la moglie e due figli, ferendo poi un altro figlio, un vicino di casa e tentando anche di uccidere la propria madre, prima di suicidarsi. A far scattare la furia omicida sarebbe stato un dissidio familiare.
La dinamica dell’aggressione
La notizia è stata battuta dalle agenzie intorno alle 9 di questa mattina, il fatto sarebbe avvenuto alle prime luci dell’alba. Polizia e Carabinieri sono al lavoro per cercare di ricostruire la dinamica della strage, articolatasi in due diverse abitazioni. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si trovava nel proprio appartamento in via Ichnusa, nel quartiere di Monte Gurtei, insieme alla famiglia quando una violenta lite sarebbe degenerata nell’aggressione. Gleboni ha usato una pistola per sparare alla moglie, Giusi Massetti, casalinga di 43 anni, a una delle figlie, Martina Gleboni, di 26 anni, e a un altro dei propri figli (tutti rimasti uccisi); avrebbe poi rivolto il revolver contro l'altro figlio e, successivamente, contro il vicino di casa, Paolo Sanna, proprietario dell'appartamento, incontrato sul pianerottolo, entrambi rimasti feriti e attualmente ricoverati in gravi condizioni. Uscito dal palazzo, l’uomo si è poi recato a casa della propria madre, in via Pinna, ferendola alla testa (forse con un coltello). Solo dopo quest’ultima aggressione, si sarebbe suicidato.
L’intervento delle forze dell’ordine
I feriti sono stati tutti trasportati dalle ambulanze del 118 all'ospedale San Francesco di Nuoro, uno (forse uno dei figli) sarebbe in codice rosso. Gli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri e della Questura di Nuoro stanno ricostruendo la dinamica dell'accaduto. Entrambe le vie in cui sono avvenute le aggressioni sono blindate dalle forze dell'ordine che non permettono il passaggio. Sul posto anche il magistrato di turno e il medico legale.