Nuova notte di bombardamenti sull'Ucraina, oggi vertice Cina-Usa a Roma mentre ripartono i colloqui tra Kiev e Mosca
14 marzo 2022, ore 07:17 , agg. alle 11:45
Sirene d'allarme nelle ultime ore in 19 delle 24 regioni ucraine, presto potrebbe partire l'offensiva finale contro Odessa. Oggi vertice tra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi, mentre si terrà in videoconferenza il quarto round di colloqui tra Mosca e Kiev
Sono proseguiti per tutta la notte i bombardamenti russi sull’Ucraina. Le sirene hanno continuato a suonare per ore in 19 delle 24 regioni del Paese. Preoccupa, in particolare, lo spostamento del baricentro dell’offensiva di Mosca verso ovest, quindi verso i Paesi Nato. Nell’ultimo video postato sui social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha messo in guardia: senza una fly-zone e' "solo questione di tempo" prima che un missile russo cada sul territorio dell'Alleanza atlantica. A Kiev, un palazzo di 9 piani è stato colpito da un missile e 2 persone sono morte, mentre 3 persone sono state ricoverate per le ferite riportate. Intanto, secondo quanto riporta il New York Post citando il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa di Kiev, le forze russe sarebbero ormai pronte a dare il via all’attacco contro Odessa. L’offensiva, già pronta nei giorni scorsi, era stata rinviata per le cattive condizioni del tempo che avevano costretto la flotta a tornare a Sebastopoli, in Crimea. Sempre più drammatica la situazione a Mariupol, dove la popolazione, senza acqua e cibo, è allo stremo.
Il vertice a Roma tra Cina e Usa
In questo contesto ripartono i colloqui di pace su fronti diversi. A Roma, nelle prossime ore è previsto l’incontro tra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. Per l'Italia ci sarà consigliere diplomatico di Palazzo Chigi Luigi Mattiolo, anche se non si esclude la partecipazione del premier Mario Draghi. “Un vertice storico”, secondo il ministro degli esteri Luigi di Maio, che ha sottolineato l’importanza di un dialogo di pace che coinvolga più attori. Soprattutto, si cerca di coinvolgere Pechino nel tentativo di isolare sempre più il Cremlino, anche se le notizie diffuse nelle ultime ore dai media statunitensi agitano le acque. Diverse testate giornalistiche hanno segnalato come, dall’inizio dell’offensiva, la Russia abbia chiesto alla Cina assistenza militare ed economica. Per questo lo stesso Sallivan ieri ha ammonito il governo cinese:” Ogni mossa da parte di Pechino o di altri Paesi per offrire un'ancora di salvezza alla Russia o aiutarla a evadere le sanzioni occidentali avrà conseguenze. Faremo in modo che nè la Cina, nè nessun altro, possano risarcire Mosca per queste perdite”, ha dichiarato alla vigilia del suo arrivo a Roma. Accuse però che sono state respinte dalla diplomazia cinese.
Quarto round per i colloqui di pace
Intanto, riprendono oggi i colloqui di pace tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Il quarto round di negoziati, a differenza di quanto avvenuto fino a ora, non saranno in presenza in Bielorussia, ma in videoconferenza. Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev, Mykhailo Podoliak, ha detto ieri di aspettarsi "risultati concreti" nei prossimi giorni perché il Cremlino"ha iniziato a parlare in modo costruttivo". L’obiettivo per i rappresentanti dei due paesi è anche quello di porre le basi per un vertice tra i presidenti dei due Paesi, come sottolineato dallo stesso Zelensky. Il tempo stringe però perché nelle città ucraine la situazione è sempre più drammatica, a 19 giorni dall’inizio dell’offensiva russa.