22 luglio 2020, ore 18:35
Nasce una nuova area denominata Performance Development, affidata a Enrico Cardile
Un segnale forte doveva esserci dopo il doppiaggio da parte della Mercedes a Budapest e il "segnale forte" è arrivato. La Ferrari rivede la struttura organizzativa dell'area tecnica al fine di renderla più efficiente e orientata allo sviluppo della prestazione, modificandone l'impostazione in maniera da definire una catena di comando non più orizzontale e affidando ai responsabili di ciascuna area tutte le deleghe necessarie al raggiungimento degli obiettivi preposti.
La nuova area: Performance Development
Nessuna rivoluzione, Mattia Binotto resta team principal della scuderia, ma viene creata una nuova area, denominata Performance Development, affidata a Enrico Cardile. Le altre aree di competenza - spiega la scuderia di Maranello - rimangono inalterate: Enrico Gualtieri è responsabile della Power Unit, Laurent Mekies è Direttore Sportivo e capo delle attività di pista mentre Simone Resta conserva l'area Ingegneria Telaio.
"C'era bisogno di dare una sterzata"
"Come avevamo anticipato nei giorni scorsi - afferma Mattia Binotto Managing Director e Team Principal Scuderia Ferrari - abbiamo voluto intervenire sulla struttura organizzativa dell'area tecnica in modo da rendere sempre più veloce ed efficiente il processo di ideazione e sviluppo della prestazione della vettura. C'era bisogno di dare una sterzata, identificando in maniera più netta responsabilità e processi e, al tempo stesso, ribadendo la fiducia dell'Azienda in questo gruppo tecnico. L'area affidata a Cardile, che si avvarrà del contributo di esperienza di Rory Byrne e continuerà a contare su un tecnico preparato come David Sanchez, sarà il fulcro dello sviluppo della prestazione della monoposto". Il primo esame, dopo la brutta prova nel Gp d'Ungheria, la doppia gara a Silverstone ad agosto. "Siamo convinti - aggiunge Binotto - che il valore delle persone Ferrari sia di assoluto livello e non abbia nulla da invidiare a quello dei nostri maggiori concorrenti, però dovevamo intervenire per dare un segnale forte di discontinuità, alzando l'asticella delle responsabilità dei leader di ciascuna area. L'abbiamo detto più volte ma vale la pena ripeterlo: abbiamo iniziato a gettare le fondamenta di un processo che ci deve portare a costruire un nuovo ciclo vincente, duraturo nel tempo. E' un percorso lungo, che può subire delle battute d'arresto come quella che stiamo vivendo attualmente in termini di risultati e di prestazione, ma - conclude il team principal della Ferrari - che ci deve veder reagire con forza e determinazione per ritornare il prima possibile ad essere protagonisti assoluti in questo sport. Questo è ciò che vogliamo tutti noi e quello che si aspettano i nostri tifosi in tutto il mondo".