Medvedev, la Russia se minacciata non esisterà a usare armi nucleari

Medvedev, la Russia se minacciata non esisterà a usare armi nucleari

Medvedev, la Russia se minacciata non esisterà a usare armi nucleari


E’ quanto ha detto questa mattina a Mosca il vice presidente del Consiglio di sicurezza

Il mondo è malato e molto probabilmente è sull'orlo di una nuova guerra mondiale. E' l'avvertimento lanciato dal vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Medvedev. Gli avversari della Russia non devono sottostimare la possibilità di un uso di armi nucleari da parte di Mosca che non esiterà se fossero necessarie, ha aggiunto. Riferendosi alla dottrina nucleare dello Stato, Medvedev ha precisato che essa prevede chiaramente che le armi nucleari possono essere usate se la Russia si trova di fronte ad un atto di aggressione che minacci l'esistenza della Federazione. "Si possono avere atteggiamenti diversi nei confronti delle armi nucleari e delle armi in generale, ma bisogna capire che nel mondo moderno in cui viviamo le armi nucleari per noi hanno il valore che ha uno Stato", ha concluso Medvedev.


Ucraina,  distruggeremo il gruppo Wagner a Bakhmut

Kiev difende la città sotto assedio. "L'operazione di Bakhmut ci dà benefici perché il nemico perde ogni giorno un gran numero di soldati, per esempio 175 russi sono stati uccisi e 213 sono stati feriti ieri solo a Bakhmut. Molti veicoli sono stati distrutti, tank e droni, e alla fine posso dire che distruggeremo totalmente il gruppo Wagner entro la fine dell'operazione". Così il portavoce del gruppo orientale delle Forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty. "Il nostro obiettivo è dare più perdite possibili al nemico prima della controffensiva", ha detto ancora Cherevaty che poi sempre sulla situazione nel Donbass ha aggiunto:  "Come già chiarito dal presidente Zelensky, difenderemo Bakhmut fino alla fine. Stiamo tenendo e continuiamo a tenere Bakhmut, è la principale linea di difesa".


La controffensiva ucraina

"Per quanto riguarda la liberazione dei territori dell'Ucraina dell'est, a mio parere potrebbero volerci da 3 a 6 mesi",  ha affermato il portavoce del gruppo orientale delle Forze armate ucraine, Serhiy Cherevaty.  "Dipenderà da quanti armi e veicoli avremo", ha aggiunto, alla vigilia dell'attesa controffensiva  che ci sarà tra poche settimane, probabilmente a metà maggio o all'inizio di giugno. L'Ucraina sta inviando quanti più falsi segnali possibili per confondere la Russia su quando e dove colpirà nell'Est del Paese, lungo una linea di fronte che ora si estende per centinaia di chilometri. Lo scrive Politico, secondo cui la spinta principale potrebbe sorprendere tutti e arrivare nell'oblast nord-orientale di Kharkiv


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