Nuovi bombardamenti sull'Ucraina, il presidente americano Biden accusa Putin di genocidio
13 aprile 2022, ore 10:00
I nuovi raid russi sono stati condotti in particolare su Kharkiv e Mariupol. Nella città sul Mare d'Azov sono 100.000 le persone in attesa di evacuazione, mentre 1000 marine ucraini avrebbero deciso di arrendersi, secondo il capo delle truppe cecene Kadyrov
A ormai 49 giorni dall’inizio dell’invasione, La Russia prosegue la sua offensiva nell’est del Paese. Bombardamenti sono stati registrati nelle ultime ore su Kharkiv, dove sono state colpite diverse infrastrutture. Nelle direzioni Donetsk e Tavriya, l'esercito di Mosca sta lanciando attacchi aerei e sta avanzando nell'area del complesso metallurgico Azovstal e del porto. I nuovi raid anche su Mariupol stanno fiaccando le ultime resistenze ucraine. Per il leader ceceno Ramzan Kadyrov sono oltre mille i marine di Kiev che avrebbero deciso di arrendersi: “una scelta giusta” dice Kadyrov secondo quanto riporta la Tass. La presa della citta sul Mare D’Azov da parte dei russi non solo rappresenterebbe il raggiungimento di uno dei principali obiettivi del Cremlino, ma anche la fine dell’agonia per la popolazione. Secondo il sindaco Vadym Boichenko sono oltre 100.000 le persone sotto assedio e in attesa di evacuare.
"In Ucraina un genocidio"
Nella notte il presidente americano, Joe Biden è tornato ad accusare vladimir Putin di genocidio in Ucraina:” E’ sempre piu' chiaro che sta cercando di cancellare l'idea di essere ucraini. Lasceremo agli avvocati decidere come qualificarlo a livello internazionale, ma di sicuro è quello che sembra a me” ha dichiarato il capo della Casa Bianca, incassando anche il ringraziamento del presidente Volodymyr Zelensky. Decisamente più cauto il presidente francese, Emmanuel Macron, preoccupato che dichiarazioni come quelle di Biden possano mettere a rischio i deboli colloqui di pace. "Direi che la Russia ha iniziato unilateralmente una guerra brutale, che e' ormai accertato che crimini di guerra sono stati commessi dall'esercito russo e che ora dobbiamo trovare i responsabili - ha spiegato - E' una follia quello che sta succedendo, è una brutalita' inaudita, ma allo stesso tempo sto guardando i fatti e voglio cercare il piu' possibile di continuare a essere in grado di fermare questa guerra e ricostruire la pace, quindi non sono sicuro che l'escalation di parole servirà alla causa".
Lo scambio di prigionieri
In un video messaggio diffuso nelle ultime ore, il leader ucraino Zelensky è tornato anche sulla presunta volontà russa di impiegare armi chimiche: “Il mondo deve reagire preventivamente perché dopo l’uso delle armi di distruzione di massa qualsiasi reazione successiva non cambierà nulla”. Zelensky poi ha proposto alla Federazione russa uno scambio: i prigionieri ucraini per l’oligarca filo-Putin Victor Medvedchuk, arrestato ieri dall’intelligence di Kiev
"Canale diplomatico aperto con Mosca"
Sul fronte diplomatico sono da segnalare anche le parole pronunciate questa mattina dal ministro degli esteri Luigi di Maio:” Dobbiamo promuovere una conferenza di pace preceduta da un cessate il fuoco. Il Paese che sta lavorando di piu' alla pace e' la Turchia che riesce a parlare con entrambe le parti ma l'Italia ha sempre un canale aperto con Mosca”, ha dichiarato di Maio che poi ha ribadito la necessità che l’Unione europea si faccia promotrice di una conferenza di pace:” E’ l'ultimo step, perchè prima si deve procedere ad un cessate il fuoco”, ha aggiunto il capo della Farnesina