13 novembre 2020, ore 21:00
agg. 16 novembre 2020, ore 10:38
I dati sono emersi da un' indagine condotta su 50 mila alunni di terza elementare in oltre 2500 scuole; sotto accusa, in particolare la prima colazione
Mangia, mangia, mangia. Quante volte abbiamo sentito queste parole, in tenera età. Sì, perché per le mamme italiane il cibo non basta mai. Insistono, a tal punto, da non accorgersi quando il pargolo trabocca di pane, pasta e merendine. L’alimentazione è il canale attraverso il quale la madre trasmette affetto ai figli, ma nel nostro Paese davvero si esagera.
In Italia troppi bambini obesi rispetto alla media europea
L’Italia figura, infatti, tra le nazioni europee in cui si riscontrano i valori più elevati di peso in eccesso nei bambini in età scolare. I dati parlano chiaro e non lasciano dubbi sull’esistenza di una vera e propria piaga, un fenomeno che, seppure in lieve miglioramento, continua a deteriorare la salute dei più piccoli, aprendo la strada a un futuro di soggetti malati, con in prima linea il rischio diabete. Nel nostro Paese, un bambino su cinque risulta essere in sovrappeso, mentre ben uno su dieci è obeso. Il quadro odierno è stato messo in evidenza dal sistema di sorveglianza nazionale coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e Promozione della Salute (Cnapps) dell'Istituto superiore di sanita' (Iss).
La mamma è contenta quando il bambino ha un buon appetito, ma attenzione a non esagerare
Oggi, anche se stentano a cambiare le abitudini che vedono nel bambino, talvolta vissuto un soggetto da porre all’ingrasso, un segnale di positività quando è di buon appetito, certamente è maggiore l’attenzione sul peso corporeo negli istituti scolastici, tanto che gli eccessi vengono segnalati ai genitori. Un' indagine condotta lo scorso anno su cinquantamila bambini di terza elementare di 2647 scuole e sulle loro famiglie, ha rilevato che il 20,4% è in sovrappeso e il 9,4% obeso, di cui il 2,4% gravemente obeso. I maschi obesi sono, in base a quanto si evince da questo studio, un pò più in carne delle femmine, 9,9% contro 8,8%.
L’obesità fa anche rima con difficoltà economiche
Il grasso non è dovuto solo alla mamma amorevole che cucina manicaretti al figlio, l’obesità è, soprattutto, figlia di situazioni disagiate, tanto da essere riconosciuta come una forma di malnutrizione. I dati più preoccupanti, in effetti, arrivano dalle regioni del Sud della Penisola. Sotto la lente, quando si parla di obesità infantile, finisce sempre la prima colazione. L’inizio della giornata è basilare per impostare in modo corretto anche il pranzo e la cena. Dall’indagine, sopracitata, è emerso che un bambino su due non fa una colazione adeguata, uno su quattro beve quotidianamente bibite zuccherate e consuma frutta e verdura meno di una volta al giorno.
La frutta e la verdura rappresentano da sempre una nota dolente
Spesso i bambini rifiutano frutta e verdura e bisogna usare molta fantasia per fare finire gli ortaggi nel piatto, senza dare troppo nell’occhio. Poco apprezzati anche i legumi, quasi 4 bambini su dieci li mangiano meno di una volta a settimana. Ma quando si arriva al regno dei dolci, le difficoltà si diradano come neve al sole. Quasi la metà mangia merendine più di tre giorni a settimana. Il dato più interessante riguarda la percezione delle mamme sullo stato di salute dei propri figli se obesi o in sovrappeso. Il 69,9% delle genitrici ritiene, infatti, che la quantità di cibo consumata dal piccoli non sia eccessiva. Una percezione errata che condanna i bambini a un futuro da obesi, con conseguenze sulla salute, anche gravi.