09 febbraio 2021, ore 18:00 , agg. alle 09:06
Secondo i dati diffusi dalla Polizia postale, sono cresciuti del 77% i casi di pedopornografia, cyberbulismo, sextortion, truffe online e furti di identità digitale. Crescono i casi di adescamento anche nella fascia d'età fino ai 9 anni
I numeri sono impressionanti, ancora più perché con tutta probabilità sottostimano un fenomeno in continua crescita. In occasione della Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in rete, la Polizia postale ha diffuso i dati relativi ai reati compiuti on line a danno dei minori. Nel 2020 i casi di pedopornografia , adescamento, il cyberbullismo, la sextortion, le truffe online, il furto d’identità digitale e altri reati compiuti sul web sono cresciuti del 77% rispetto all’anno precedente. Si parla di un totale di oltre 4200 denunce contro le 2379 del 2019. Il fenomeno sembra legato all’evoluzione tecnologica e alla nascita di nuove piattaforme che spesso rendono vulnerabili i giovani utenti che si affacciano in rete. Nell’anno appena trascorso, complice il lockdown per la pandemia di coronavirus, è cresciuto il numero di bambini on line, con i relativi rischi di finire nella rete di criminali. Così, nell’ambito del contrasto alla pedopornografia, quindi per ciò che riguarda la produzione, la diffusione, la detenzione e la commercializzazione di immagini di violenza sessuale su minori, la polizia postale ha rilevato un incremento del 132% dei casi e del 90% per numero di persone coinvolte. Complessivamente sono 1261 le persone indagate, contro le 663 del 2019.
Adescamento dei minori e sextortion
I dati della polizia postale dimostrano ancora una volta quanto i più piccoli siano vulnerabili sul web, magari in mancanza di un reale controlli dei genitori. Così, ad esempio, nel 2020 si è registrato un notevole aumento di casi di adescamento di minori: nella fascia d'eta' 0-9 anni sono state presentate 41 denunce, contro le 26 del 2019 e le 14 nel 2018. Nella fascia dei giovanissimi compaiono anche reati che fino a qualche tempo fa erano segnalati solo per gli adulti o tra gli adolescenti delle scuole superiori. È il caso, ad esempio, della Sextortion, l’estorsione effettuata dietro la minaccia di diffondere immagini a sfondo sessuale. Sono 4 i casi registrati dalle forze dell’ordine con vittime bambini fino a 9 anni e 14 nella fascia fino ai 13 anni.
Un giovane su 5 sempre connesso
In occasione della Safer Internet Day, sono state pubblicate oggi diverse indagini sul rapporto dei giovani con il Web. Tra queste anche una di commissionata da Generazioni Connesse-il Safer Internet Center Italiano, coordinato dal ministero dell'Istruzione, e curata da Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma-Cirmpa. Secondo lo studio ben un adolescente su 5 si definisce praticamente sempre connesso, 6 su 10 sono online dalle 5 alle 10 ore al giorno. Si tratta di un tempo quasi raddoppiato rispetto al 2019, complici anche il lockdown che ha costretto i ragazzi a restare a casa e a ridurre le occasioni di incontro. “La rete che in questi mesi si è mostrata in tutta la sua straordinaria potenza nel metterci in connessione a distanza, ma che spesso nasconde insidie e pericoli" ha dichiarato oggi il ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina, in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza in rete: “ Una ricorrenza importante che vede nei giovani i principali protagonisti ed è anche occasione per interrogarci tutti su come guidare al meglio i nostri ragazzi e le nostre ragazze ad una navigazione sicura e consapevole nella realtà digitale. E su come sfruttare al meglio le potenzialità di Internet. Ma questa particolare Giornata assume un significato ancora più rilevante, oggi, alla luce di una pandemia che ha aperto la quotidianità e le più semplici abitudini alle nuove tecnologie e ad un uso preponderante della Rete. Una rete che in questi mesi si è mostrata in tutta la sua straordinaria potenza nel metterci in connessione a distanza, ma che spesso nasconde insidie e pericoli".