È uno dei prodotti simbolo del Made in Italy, e non a caso: perché nel 2022 il nostro Paese consolida il suo primato di produttore nel mondo, fatturando quasi 7 miliardi di euro. E aumenta, in generale, la produzione mondiale di pasta, che sfiora i 17 milioni di tonnellate. Sono i dati pubblicati da Unione Italiana Food e Ipo in occasione del World Pasta Day. Una ricorrenza che da venticinque anni celebra, il 25 ottobre, i valori nutrizionali di questo alimento povero ma ricchissimo, amato in tutto il mondo.
1 ITALIANO SU 2 LA MANGIA OGNI GIORNO
Anche se a farla da padrone è sempre l'Italia, per cui la pasta è davvero irrinunciabile. Una fotografia che emerge dai dati di
Astraricerche, secondo cui un italiano su due mangia la pasta tutti i giorni, e il 99% la consuma almeno una volta a settimana. Chi può poi, la sceglie composta al 100% da grani nostrani, anche per sostenere l'economia in un periodo di difficoltà. A spiegarlo è
Coldiretti, secondo cui gli acquisti di pasta da grano nazionale sono cresciuti del 13% nel primo semestre del 2023: vale a dire che ogni 10 pacchi di pasta acquistati, 4 sono totalmente italiani. Un dato che piace anche al Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
"La pasta è il simbolo della nostra cucina, garanzia di qualità e sovranità alimentare" ha scritto sui social.
SOSTENIBILE E NUOVA
Ma la pasta risponde alle esigenze dei consumatori di tutto il mondo, confermandosi versatile più che mai. E secondo i dati, lo farà sempre di più. Grazie, per esempio, all'uso di nuove farine ed ingredienti alternativi, che la rendano adatta a tutti i regimi alimentari e a tutti gli stili di vita. Ma anche attraverso confezioni più ecologiche e formati inediti, sempre nuovi. Attenzione anche ai tempi di cottura, che potranno sfiorare i 20 minuti o essere lampo, fino a 1 minuto, a seconda dell'occasione di consumo. Purché, aggiunge chi scrive, resti sempre al dente.