Oggi è la Giornata Europea dei Parchi, in Italia le prime aree naturali protette furono istituite nel 1922
24 maggio 2021, ore 14:30 , agg. alle 14:44
Quest'anno il tema delle celebrazioni è il respiro, che vuol dire ricordare il legame stretto tra la natura e la salute
Oggi si celebra la Giornata Europea dei Parchi che ricorda la data di istituzione in Svezia del primo parco nazionale del nostro continente, il 24 maggio del 1909. In Italia i primi parchi nazionali furono istituiti nel 1922 con il Gran Paradiso e il Parco d'Abruzzo.
Il sistema delle aree naturali protette
Nel nostro paese attualmente il sistema delle aree naturali protette è composto da 24 Parchi Nazionali, 133 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 30 Aree Marine Protette, oltre 360 Riserve regionali, inoltre una vasta rete di siti protetti la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura2000. Una complessa rete la cui missione primaria è la tutela della biodiversità e degli habitat e che garantisce un importante contributo sia per il contrasto e l'adattamento ai mutamenti climatici che per buone pratiche di sviluppo sostenibile. L'Italia è ricca boschi e foreste che costituiscono un patrimonio naturalistico inestimabile. Nel nostro paese abbiamo 820mila ettari di boschi e foreste nei parchi italiani che svolgono funzioni ecosistemiche fondamentali, fra queste l'assorbimento di 145 milioni di tonnellate di CO2 eq/anno.
I progetti di ricerca
Nei soli Parchi nazionali negli ultimi 10 anni sono stati attivati 1700 progetti di ricerca mentre in media ogni anno si svolgono 45 operazioni di reintroduzione e ripopolamento di specie a rischio. "Quest'anno, come Federparchi, abbiamo deciso di titolare la Giornata Europea dei Parchi al tema del respiro, che vuol dire ricordare il legame stretto tra la natura e la salute - afferma Giampiero Sammuri presidente di Federparchi, intervenendo oggi all'iniziativa del Parco dell'Alta Murgia - Le aree protette possono e devono svolgere un ruolo fondamentale sia per la ripresa psico-fisica delle persone, sia per la ripresa economica dei territori e delle comunità. I parchi, infatti, sono dei straordinari laboratori di sviluppo sostenibile e possono svolgere un ruolo di battistrada in quello che l'Unione Europea ha chiamato il News Green Deal per la ripartenza dopo la pandemia".
I PNRR per la Biodiversità
A margine della Giornata Europea dei Parchi si torna a parlare del PNRR. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza cita ampiamente le direttive europee per la Biodiversità al 2030 e quella "Farm2Fork-Dal produttore al Consumatore", anche se presenta diverse incongruenze sul tema della tutela della biodiversità su cui auspichiamo si possa intervenire nella fase di attuazione e di varo dei provvedimenti ad esso collegati. Federparchi trova estremamente positivo l'intervento sulla tutela degli ambienti marini, sul monitoraggio e potenziamento delle aree interessate e si augura che si agisca con la medesima intensità anche sull'insieme delle aree a terra. Non passa inosservata la mancanza di un riferimento specifico alla rete Natura2000 che occupa una sua centralità nella Strategia Europea per la Biodiversità al 2030. Allo stesso modo manca un riferimento ai parchi regionali che, è bene ricordarlo, tutelano circa la metà del territorio protetto ma sono in sofferenza cronica per mancanza di risorse finanziarie ed umane. Su questo aspetto Federparchi ritiene indispensabile operare in una dimensione di rete e di sistema, perché ambiente e natura non conoscono limiti giuridici ed è fondamentale che tutti parchi seguano percorsi capaci di coinvolgere enti locali, regioni, soggetti economici-sociali-culturali in una dimensione di sviluppo sostenibile. Riteniamo urgente, come avevamo già illustrato al Parlamento rispetto alla precedente versione del PNRR, attivare il "Piano triennale delle aree protette", previsto dalla legge, quale strumento per l'attuazione di una strategia unitaria volta ad azioni omogenee di tutela della biodiversità. Ugualmente, nella fase di realizzazione del Piano, riteniamo si possano mettere in campo proposte a costo zero per migliorare la buona gestione delle aree protette.