Oggi è la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, in aumento le vittime

Oggi è la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, in aumento le vittime

Oggi è la Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo, in aumento le vittime


07 febbraio 2021, ore 15:00
agg. 08 febbraio 2021, ore 17:14

Il 61% dei giovani afferma di aver subito atti di sopraffazione da parte di coetanei, fra le ragazze preoccupa il revenge porn

Crescono gli episodi di bullismo e cyberbullismo fra gli adolescenti italiani: il 61% racconta infatti di esserne stato vittima nell'ultimo anno. Il dato emerge dall'indagine 2020 dell'Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes e Scuola Zoo, la community online di studenti più grande d'Italia con oltre 4 milioni di follower su Instagram. Il fenomeno è in costante aumento, così come cresce il numero di ragazzi che ha assistito ad episodi di sopraffazione: ben il 68% degli intervistati, infatti, ha raccontato di aver visto coetanei subire violenze ed umiliazioni di vario genere. I dati sono stati illustrati in occasione della quinta Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, che si celebra oggi.


LE SCUOLE UNITE CONTRO IL BULLISMO

Un braccialetto con un nodo blu: è questo il simbolo dell'iniziativa promossa nel 2017 dal Ministero dell'Istruzione e che vede il coinvolgimento di molte scuole italiane. Da quando è stata istituita la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, gli episodi raccontati dalle vittime e dai testimoni sono costantemente aumentati, come emerge dall'Osservatorio Indifesa. “I risultati confermano una tendenza che già c'era e che nell'anno del Covid è cresciuta” afferma Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes. “La solitudine sta portando ad un ripiegamento sempre maggiore nei social dove aumentano i rischi di bullismo e cyberbullismo e, per le ragazze, di revenge porn” - aggiunge Ferrara.


LE RAGAZZE NEL MIRINO DEL WEB

Una novità emersa dall'indagine è l'aumento della preoccupazione per il revenge porn, il porno ricatto, ritenuto l'incubo peggiore, dopo il cyberbullismo, per il 52% delle adolescenti. Un intervistato su tre conferma di aver visto circolare foto intime sue o di amici sui social network. Il 95% delle ragazze, inoltre, ammette che vedere sul web le proprie immagini hot senza aver dato il consenso è grave quanto subire una violenza fisica. “Per fortuna”– afferma Paolo Ferrara – “ora c'è la legge sul revenge porn”. Entrata in vigore nel 2019, è stata denominata Codice Rosso e prevede da uno a sei anni per chi diffonde foto o video a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso. “L'aspetto positivo” – conclude Ferrara – è “una maggiore consapevolezza da parte dei ragazzi, che oggi hanno le idee chiare su cyberbullismo e revenge porn”. 

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