02 giugno 2019, ore 12:00 , agg. alle 12:24
Il presidente della Camera Roberto Fico: "Oggi è la festa è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti". Matteo Salvini: "Le sue parole mi fanno girare le scatole"
L'arrivo del capo del Stato, Sergio Mattarella, all'Altare della Patria ha dato ufficialmente il via alle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Accompagnato dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, Mattarella ha deposto una corona d'alloro al Sacello del Milite ignoto. Sulla scalinata schierati i Corazzieri. Presenti anche il premier Giuseppe Conte, i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi. Davanti a loro hanno sfilato 3.975 persone in rappresentanza di tutti i corpi dello Stato. L'inclusione è il tema scelto quest'anno per la parata. Le novità è la partecipazione del personale della Riserva selezionata, del personale civile della Difesa e dei veterani. In testa alla parata 300 sindaci con la fascia tricolore. "Oggi è la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom, ai sinti, che sono qui ed hanno gli stessi diritti", ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, parlando con i cronisti prima di assistere alla parata si Fori imperiali. Immediata la replica di Matteo Salvini: "Le parole di Fico mi fanno girare le scatole e sono un torto a chi ha sfilato oggi. C'è gente che rischia la vita per gli italiani. Di legalità ce ne è poca nei campi rom".
"Libertà e democrazia non sono compatibili con chi alimenta i conflitti", ha affermato, invece, Sergio Mattarella, "con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo".