Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Educazione, dedicata alle sfide poste dall'Intelligenza Artificiale

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Educazione, dedicata alle sfide poste dall'Intelligenza Artificiale

Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell'Educazione, dedicata alle sfide poste dall'Intelligenza Artificiale   Photo Credit: agenziafotogramma.it


24 gennaio 2025, ore 12:35 , agg. alle 12:46

L'IA può portare benefici, ma attenzione ai rischi, lo scrive il ministero dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

Quest’anno il tema della Giornata, istituita nel 2018 dall'Unesco, è l’Intelligenza Artificiale.  Uno strumento per molti e già entrato nella formazione, ma che ha un bagaglio anche di rischi, soprattutto se non viene usato con accortezza. L’IA, infatti, è sempre più usato nelle scuole. A livello mondiale, i due terzi degli studenti delle scuole secondarie nei Paesi ad alto reddito usano già strumenti di IA generativa per i compiti, ed è usata anche dagli insegnanti per preparare le lezioni e valutare i compiti degli studenti. Tuttavia mancano delle linee guida chiare a riguardo. Secondo l’UNESCO, solo il 10% delle suole e università dispone di linee guida, nel 2022 solo 7 Paesi avevano sviluppato quadri o programmi sull’IA per gli insegnanti, e solo 15 includevano obiettivi di formazioni sull’IA nei curricula nazionali. 

Il Ministro Valditara: "IA può apportare benefici, riflessione aperta"

Anche il Ministero dell'Istruzione e del Merito,oggi nell'aderire alla Giornata internazionale dell'Educazione sottolinea l'importanza di una riflessione sull'uso consapevole dell'IA. "Se usata come strumento al servizio dei docenti, mai come loro sostituto, può contribuire a rendere l'apprendimento più inclusivo, personalizzato ed efficace, abbattendo barriere e creando opportunità di crescita per tutti. Impegniamoci insieme a costruire un futuro in cui scuola e tecnologia lavorino fianco a fianco per garantire un'educazione accessibile e in grado di valorizzare i talenti di ciascuno". Così sui social il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Tante criticità nel sistema educazione

L’Italia è tra i Paesi europei in cui la povertà educativa è più forte e si riproduce per via intergenerazionale nei ceti più svantaggiati. In particolare, il Mezzogiorno costituisce il bacino principale della dispersione scolastica, con Sicilia, Puglia e Campania con percentuali superiori al 14%. Appare molto importante l'impegno di associazioni e di attori del terzo settore per riuscire a contrastare il fenomeno.

La lotta alla dispersione scolastica: l'impegno delle associazioni

Tra le tante associazioni che si impegnano per contrastare la dispersione scolastica  e consentire di superare le difficoltà di accesso all'istruzione, c'è  anche la rete associativa Salesiani per il sociale - fondata dai Salesiani d’Italia di don Bosco. Negli anni sono  stati avviati diversi progetti su tutto il territorio nazionale con l’obiettivo di favorire un processo continuo e diffuso di apprendimento da parte di bambini e adolescenti, specialmente nelle aree più a rischio. La povertà educativa, infatti, assume diffusione diversa tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, rappresentando uno dei fattori esplicativi delle disuguaglianze individuali nei percorsi formativi e nei risultati di apprendimento .Ad oggi, sono circa 2mila i beneficiari di questi progetti, sia nazionali che locali, che vedono coinvolti 160 educatori distribuiti in diverse regioni d’Italia: Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.


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