18 febbraio 2022, ore 13:39
Da Roma a Bologna, da Firenze a Napoli, previsti cortei da Nord a Sud, disposti controlli capillari delle forze dell'ordine, a Torino tentata l'irruzione nella sede di Confindustria
Cortei in tutta Italia
Oggi gli studenti delle superiori torneranno a manifestare, in molte città italiane, contro l'alternanza scuola-lavoro, dopo la tragica morte di Giuseppe Lenoci durante uno stage, e per un esame di maturità diverso. Erano già scesi in piazza lo scorso 28 gennaio In questo venerdì in oltre 40 città sono previsti cortei e presidi. A Torino, in particolare, sono state occupate numerose scuole negli scorsi giorni. Alcune organizzazioni sindacali di settore hanno chiesto e continuano a chiedere le dimissioni del Ministro dell'Istruzione Bianchi e del Ministro dell'Interno Lamorgese. Tutto questo mentre lunedì prossimo gli studenti e le studentesse saranno in audizione in Commissione Cultura alla Camera dei deputati.
Tensioni a Torino
Tensioni a Torino tra studenti e forze dell'ordine, nei pressi della sede locale di Confindustria. Dopo aver lanciato uova e vernice contro la palazzina di via Vela, alcuni giovani, con passamontagna e cappelli, armati di bastoni, hanno forzato il cancello di ingresso tentando di entrare negli uffici, ma sono stati respinti con alcune manganellate dei carabinieri. Nei disordini sette esponenti delle forze dell'ordine è rimasto ferito alla testa ed è stato soccorso da un'ambulanza.
Al via gli Stati Generali
"Dopo i cortei e le occupazioni di questi mesi, oggi ci troviamo a Roma per gli Stati Generali della scuola pubblica, che termineranno il 20 febbraio", ha annunciato Luca Redolfi parlando all'agenzia Ansa, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti. "E' necessario ripensare strutturalmente e complessivamente l'intero mondo della scuola. Vogliamo che la politica ascolti la componente studentesca, in quanto categoria maggiormente colpita dalla pandemia e non solo; vogliamo risposte concrete, una volta per tutte. Gli Stati Generali saranno un momento storico per il nostro paese, in cui studenti e studentesse da tutta Italia si riuniranno, a Roma, assieme a realtà politiche e sociali, per ricostruire un nuovo immaginario di scuola. Non possiamo più aspettare, una riforma dell'istruzione pubblica del nostro paese non è solo possibile, ma necessaria", ha concluso Redolfi.