Ok al via ai negoziati per l'Ucraina all'Ue, ma l'Ungheria non dà il via libera per nuovi fondi a Kiev, e Putin ringrazia

Ok al via ai negoziati per l'Ucraina all'Ue, ma l'Ungheria non dà il via libera per nuovi fondi a Kiev, e Putin ringrazia

Ok al via ai negoziati per l'Ucraina all'Ue, ma l'Ungheria non dà il via libera per nuovi fondi a Kiev, e Putin ringrazia   Photo Credit: agenziafotogramma.it


15 dicembre 2023, ore 13:15

Il premier ungherese Viktor Orban, machiavellico protagonista del Consiglio europeo. Il suo no a nuovi aiuti all'Ucraina e promessa di rendere complicati i negoziati per far entrare Kiev nell'Ue lo rendono molto gradito a Putin

Parte dei destini dell'Ucraina, se non tutti, al momento, sono subordinati alle mosse di un leader europeo: il premier ungherese, Viktor Orban,  che nel corso della lunga e combattuta riunione notturna, ha posto il veto su un nuovo rilascio di aiuti a Kiev, rivendicando tutti i fondi europei destinati all'Ungheria e bloccati a causa delle violazioni dello Stato di diritto, che sarebbero stati distratti sull'Ucraina. "Ho sempre detto che se qualcuno vuole modificare il bilancio, allora è una grande opportunità per l'Ungheria per chiarire che deve ottenere ciò a cui ha diritto. Non la metà, o un quarto" ha detto il primo ministro in un'intervista a Kossuth Radio. Orban ha bloccato 50 miliardi di euro (55 miliardi di dollari) di aiuti Ue per l'Ucraina, ma non ha bloccato invece l'apertura ai negoziati di adesione di Kiev all'Unione europea. E' infatti uscito dalla stanza, astenendosi dal voto. Tuttavia non ha certo lanciato un messaggio rassicurante, quando, in seguito, ha sottolineato che «ci saranno circa 75 occasioni in cui il governo ungherese potrà fermare questo processo». 

 E il Cremlino approva

L'ingresso dell'Ucraina e della Moldavia nella Unione europea potrà "destabilizzare" l'Unione europea, che ha deciso di avviare le procedure per la loro ammissione solo per motivi "politici". Ha ammonito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax . "La Unione Europea - ha proseguito Peskov - già non sta attraversando i tempi migliori della sua storia, sia in termini di funzionamento dell'unione sia nell'economia. Perciò ovviamente è chiaro che questa (l'avvio della procedura per l'ammissione di Ucraina e Moldavia) è una decisione assolutamente politicizzata per il desiderio della Ue di dimostrare sostegno a questi due Paesi". Il portavoce, ha aggiunto che "ovviamente questi nuovi membri possono destabilizzare la Ue" perché l'Unione ha sempre avuto "criteri severi per l'ingresso" e "al momento è ovvio che né l'Ucraina né la Moldavia rispondono a questi criteri".  Poi Peskov ha lodato l'Ungheria definita, "un Paese sufficientemente indipendente per difendere i suoi interessi", riferendosi alla decisione del premier ungherese Viktor Orbani di bloccare i nuovi finanziamenti a Kiev.


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