Oliviero Toscani: "Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta"

Oliviero Toscani: "Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta"

Oliviero Toscani: "Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


28 agosto 2024, ore 09:46

Il celebre fotografo racconta di essere stato colpito dall'amiloidosi: "Non ho paura di morire, basta che non faccia male"

"In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali". Così il fotografo Oliviero Toscani racconta in un'intervista al Corriere della Sera pubblicata oggi la malattia incurabile che l'ha colpito, l'amiloidosi. L'artista di successo, conosciuto anche per le sue storiche campagne Benetton, aggiunge: "Sto vivendo un’altra vita. Vengo da una generazione, quella di Bob Dylan, dove eravamo forever young, il pensiero di invecchiare proprio non c’era. Fino al giorno prima di essere così, lavoravo come se avessi 30 anni. Poi una mattina mi sono svegliato e all’improvviso ne avevo 80". Ora Toscani si sta sottoponendo ad una cura sperimentale e afferma di non aver paura di morire: "Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero". "Non si sa" quanto tempo gli resti, ma "certo che vivere così non mi interessa. Bisogna che chiami il mio amico Cappato, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi vien voglia. Gliel’ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo".

Cosa è successo a Oliviero Toscani

Il calvario del fotografo è iniziato poco più di un anno fa: "Alla fine di giugno 2023 mi sono svegliato con le gambe gonfie, ero in Val d’Orcia. Ho cominciato a fare fatica a camminare". Toscani spiega che ad ottobre scorso "ho anche preso una polmonite virale e il Covid, mi hanno tirato per i capelli. Penso di essere stato anche morto, per qualche minuto: ricordo una cosa astratta di colori un po’ psichedelici". Alla domanda "Si è pentito di qualcosa?", Toscani risponde così: "Mi pento delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto. Potrei farmi incatenare, ma non perderei il senso di libertà. Ora sono come incatenato, ma sono libero di pensare come penso e di agire come penso dovrei".

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