Ombrelloni chiusi: riuscita a metà per la protesta degli esercenti degli stabilimenti balneari

Ombrelloni chiusi: riuscita a metà per la protesta degli esercenti degli stabilimenti balneari

Ombrelloni chiusi: riuscita a metà per la protesta degli esercenti degli stabilimenti balneari   Photo Credit: agenziafotogramma.it


09 agosto 2024, ore 15:36

Non tutti i gestori degli stabilimenti hanno aderito alla protesta e hanno ritardato di due ore l'apertura delle spiagge. Una protesta 'flop' per il Codacons

Ha avuto un seguito non omogeneo l’annunciata serrata degli ombrelloni, organizzata dalle organizzazioni dei gestori degli stabilimenti balneari che lamentano scarsa attenzione del governo sulla questione annosa - e irrisolta -delle concessioni.

Ombrelloni semi-aperti

In Versilia chiuso un ombrellone su 4, serrata totale fino alle 9.30 sulle spiagge marchigiane e liguri e della Sardegna e sul litorale laziale da  Ostia a Fiumicino. Nessuna chiusura a Rimini, dove gli operatori balneari hanno coinvolto i clienti, sottolineando le esigenze del settore sul fronte delle concessioni. Al chiringuito del bagno 26, a Marina Centro, ai clienti è stato offerto un calice di vino, senza interrompere mai il servizio come fatto invece in altre spiagge della Romagna .  Ombrelloni aperti a Ischia, a Tropea e  sulle spiagge palermitane, chiusi a Capalbio e all'Argentario. In Puglia, ombrelloni chiusi ma coccole golose ai clienti, a cui sono state offerte brioche o fette di pane e pomodoro. Le sigle di categoria aderenti a di Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio hanno aderito, mentre per gli altri esercenti l’iniziativa è stata bollata come inutile.

Protesta 'flop' per il Codacons

E il Codacons attacca la protesta è fallita e ricorda come quello degli affitti degli ombrelloni in Italia sia un vero e proprio business che espone i consumatori a continui e ingiustificati rincari. In linea generale, per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, sottolinea l'associazione dei consumatori, "la spesa media in Italia si attesta tra i 32 e i 35 euro al giorno", con forti differenze sul territorio: in alcune spiagge del Lazio si va dai 20 ai 25 euro ma se ci si sposta di pochi chilometri, arrivando ad esempio a Sabaudia, servono dai 45 euro ai 65 euro, che arrivano a 90 euro a Gallipoli e toccano i 120 euro in alcune località della Sardegna. In Toscana prezzi molto diversificati: per due lettini e un ombrellone in uno stabilimento medio si spende da un minimo di 27 euro a un massimo di 70 euro al giorno. Se poi si scelgono spiagge di 'lusso', la spesa, rileva l'associazione dei consumatori, supera i 500 euro al giorno e può arrivare a sfiorare i 700 euro. E' il caso ad esempio del Cinque Vele Beach Club di Marina di Pescoluse, in provincia di Lecce. Un po' meno, 600 euro al Twiga di Forte dei Marmi e poco più di 500 euro per una capanna in prima fila al Lido di Venezia. Stessa spesa al Nikki Beach Costa Smeralda. Insomma, ben lontani dal Paolo Conte che cantava in "Una giornata al mare", nel 1974, "...Solo e con mille lire...".


Argomenti

  • balneari
  • codacons
  • Ombrellonichiusi