Roma, omicidi nel quartire Prati, il killer ha ucciso prima la escort colombiana
18 novembre 2022, ore 20:00
Poi l'assassino avrebbe raggiunto il condominio in cui ha ucciso le due donne asiatiche, ancora non identificate
Prosegue la caccia all'uomo che ha ucciso tre donne a Roma, nel quartiere Prati. E’ altamente probabile che l’aggressore possa aver utilizzato la stessa arma per i tre delitti, consumati in due luoghi diversi, a poche decine di metri di distanza. La prima ad essere massacrata, con un arma da taglio simile a uno stiletto, durante un rapporto sessuale con il suo assassino, è stata Martha Castano Torres, la colombiana di 65 anni, che si prostituiva per mantenere la figlia di 18 anni. Poi sarebbero state uccise le due asiatiche, la cui identità deve essere ancora accertata. Una chat utilizzata dalla sudamericana, per fissare gli appuntamenti con i suoi clienti, potrebbe fornire indicazioni sul killer, secondo gli inquirenti che stanno passando al setaccio anche i cellulari delle altre due vittime. Con il passare delle ore, sta prendendo corpo l’ipotesi che l’aggressore possa aver premeditato i delitti, utilizzando, come già sottolineato, lo stesso coltello. Una risposta, in tal senso, potrà arrivare dell’esito delle autopsie, che saranno disposte dal magistrato nelle prossime ore, da cui si potrà stabilire se le vittime siano state colpite a morte tutte con la stessa lama. In corso le analisi sulle impronte e sulle tracce di Dna trovate su corpi delle tre donne e sulla scena dei delitti. I pm della Capitale hanno formalmente aperto due fascicoli per omicidio volontario aggravato.
La ricostruzione dell’accaduto al vaglio degli inquirenti
Secondo quanto accertato il primo omicidio è avvenuto in via Durazzo, nelle primissime ore della mattina di giovedì. Marha Castano Torres, colpita più volte al torace, è morta in un lago di sangue riversa sul letto. L’assassino è poi andato in via Riboty, sempre nel quartiere Prati, distante 850 metri. L’uomo ha incontrato una delle due donne asiatiche nell'appartamento al primo piano di un condominio e dopo averla aggradita si sarebbe accanito contro la seconda, giunta in soccorso dell’amica. Infine l'assassino, probabilmente ancora sporco di sangue, si è dato alla fuga. Il lavoro degli iquirenti si sta svolgendo su vari livelli: ascolto di testimoni, verifiche sui telefoni trovati in possesso delle tre vittime e sulle telecamere presenti in zona, nel quartiere Prati