Omicidio Ciatti, emesso mandato di cattura europeo contro Bissoultanov
13 luglio 2022, ore 18:15
Il ceceno accusato e condannato in Spagna a 15 anni di carcere per l'assassinio di Niccolò Ciatti è ricercato dalle Polizie di tutti i Paesi
Una fuga annunciata quella di Rassoul Bissoultanov e la più grande paura della famiglia di Niccolò Ciatti, il 22enne fiorentino che venne pestato senza alcun motivo la notte tra l'11 e il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar. Il papà Luigi, con tutta la rabbia e tutto il dolore, afferma che è una vergogna e che la fuga dimostra la sua colpevolezza. Bissoultanov questa mattina non si è presentato all'udienza per la carcerazione al tribunale di Girona, secondo il legale della famiglia della vittima, perchè gli era chiaro che sarebbe andato in carcere. Ed ora è un latitante. Il ceceno, in Spagna, è stato condannato a 15 anni per l’omicidio volontario di Ciatti, la condanna più lieve per questo reato mentre l’accusa aveva chiesto 24 anni di carcere e 9 anni di libertà vigilata. Quanto al processo in corso a Roma, che riprenderà a settembre, potrebbe arrivare a sentenza definitiva prima di quello spagnolo, che con la fuga del condannato si blocca perché non si può portare a giudizio un latitante ne' proseguire in contumacia.
OMICIDIO CIATTI, EMESSO MANDATO DI CATTURA EUROPEO
Rassoul Bissoultanov è ricercato con mandato di cattura europeo emesso subito, appena è stata chiara la sua latitanza, dal giudice spagnolo Morales, presidente del 'curado' di Girona. E' questo un organismo giudiziario parificabile alla corte di assise italiana che alle 10.30 lo aspettava in udienza, per decidere sulla carcerazione. Il ceceno è stato condannato a 15 anni per l'omicidio di Niccolò Ciatti. Il mandato di cattura europeo, come si apprende da fonti in Italia, ha allertato le polizie internazionali è stato diffuso sui i loro terminali, anche in virtù di questa rete c'è forte auspicio che sia catturato presto.
LA RABBIA DELLA FAMIGLIA CIATTI
"Dire che sono indignato è poco, dire che sono arrabbiato è altrettanto poco e forse arrabbiato non è nemmeno il verbo che vorrei usare. I nostri timori, le nostre paure si sono avverate. Lo abbiamo detto in mille modi: attenti quello scappa". Sono le parole di Luigi Ciatti, padre di Niccolò, dopo aver appreso che Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno condannato a 15 anni di reclusione per l'omicidio volontario di suo figlio che si è reso irreperibile. "Mio figlio è stato ucciso senza un motivo, a sangue freddo, mentre ballava da un uomo che non è certo un bravo ragazzo - ha aggiunto Luigi Ciatti - In questa vicenda il solo condannato vero è Niccolò, perché il suo assassino è ancora libero. Spero che il giudice spagnolo abbia una coscienza e si renda conto del suo comportamento. Tra il verdetto della giuria popolare e la sentenza che ha inflitto la pena è passato più di un mese! Ma come si fa? E' chiaro che un assassino in queste condizioni cerca di farla franca, e così è successo".
DIFESA BISSOULTANOV, NON SO DOVE SIA, PROCESSO IN SPAGNA ORA SI INTERROMPE
''Bissoultanov? Non lo sento da un mese, non so dove sia, gli ho mandato un messaggio venerdì scorso in concomitanza con l'udienza del suo processo a Roma ma non ha mai risposto''. Così l'avvocato Francesco Gianzi, il difensore del ceceno nel processo in Italia. Proprio per il processo in corso a Roma, che riprenderà a settembre e dove a rappresentare l'accusa è il pm Erminio Amelio, si aprono possibili scenari diversi. ''In Spagna non è possibile il processo a un latitante né in contumacia, quindi ora il processo di appello si blocca ed è possibile a questo punto che diventi definitivo prima quello nostro in Italia'' spiega l'avvocato in riferimento all'ordinanza dei giudici della Terza Corte d'Assise di Roma con cui si è deciso di far proseguire il processo in Italia, parallelamente a quello spagnolo, in attesa di vedere quale dei due Paesi arrivi prima a sentenza definitiva.