18 gennaio 2024, ore 15:11 , agg. alle 15:23
Al via a Milano il processo per l'omicidio di Giulia Tramontano, uccisa a maggio 2023 a coltellate mentre era incinta al settimo mese. Unico imputato, Alessandro Impagnatiello, che rischia l'ergastolo per omicidio aggravato
E’ comparso in aula a Milano, con la barba lunga, a capo chino e con il volto rigato dalle lacrime. Poi in una serie di dichiarazioni spontanee, rese nelle prime fasi del processo, il trentenne ex barman ha chiesto scusa per la sua disumanità, “so che non sarà mai abbastanza”, ha detto. Alessandro Impagnatiello è l’ unico imputato per l’omicidio di Giulia Tramontano la sua compagna di 29 anni incinta al settimo mese di Thiago, quando fu uccisa con 37 coltellate nella sera del 27 maggio. “Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere”, ha detto ancora l’uomo in aula, aggiungendo di non vivere più dal giorno dell’omicidio. Durante le sue dichiarazioni, la sorella Chiara e il padre di Giulia hanno lasciato l’aula, mentre sono rimasti ad ascoltare la madre e il fratello. Chiara Tramontano ha definito una presa in giro le scuse di Impagnatiello: “Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto. Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato mia sorella e mio nipote, prendendoci in giro e deridendone la sua figura”, ha scritto sui social la ragazza. “Non hai diritto a pronunciare, invocare o pensare a Giulia e Thiago. Dopo averli uccisi barbaramente - prosegue Chiara - meriti di svegliarti ogni giorno in galera ripensando a ciò che hai fatto e provando ribrezzo per te stesso".
La pm: " Per mesi Impagnatiello avvelenò Giulia"
La pubblica accusa, chiedendo l’ammissione delle prove a carico dell’imputato ha ribadito che prima ancora di ucciderla a coltellate, l’uomo per mesi aveva somministrato veleno alla compagna. La prossima udienza si svolgerà il 12 febbraio, quando saranno ascoltati gli investigatori, il sette marzo saranno ascoltate la madre e la sorella di Giulia e la giovane italo-inglese con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela e che ha rischiato di essere uccisa anche lei nella notte in cui l’uomo uccise Giulia. Le due donne si erano incontrate qualche ora prima dell’omicidio.
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