Omicidio Khashoggi, l'Arabia Saudita ammette
20 ottobre 2018, ore 16:40
Il giornalista è stato ucciso nel nostro consolato a Istanbul
Di fronte alle richieste sempre più pressanti di chiarimenti da parte della comunità internazionale, e minacciata di sanzioni dal suo maggiore alleato, gli Usa, l’Arabia Saudita ha ammesso che il giornalista dissidente Jamal Kashoggi è stato ucciso “per errore in una colluttazione”, durante un interrogatorio finito male nel suo consolato a Istanbul. Ma sulla dinamica dell’episodio, e su dove sia finito il corpo, continua a regnare il mistero. L’annuncio è stato dato dalla tv di Stato nella tarda serata di venerdì, anticipando le conclusioni preliminari della commissione d’inchiesta interna sulla scomparsa dell’editorialista del Washington Post, entrato nel consolato il primo pomeriggio del 2 ottobre e mai ritrovato. La televisione di Riad, citando i risultati preliminari di un’inchiesta ufficiale, ha affermato che Khashoggi è deceduto in seguito ad una rissa con alcune persone che lo avevano incontrato per un appuntamento nella sede diplomatica. Diciotto cittadini sauditi sono stati arrestati, mentre è stato rimosso dall’incarico il generale Ahmed al Asiri, uomo di punta dei servizi segreti e consigliere della Corona.